Anche il premier Giorgia Meloni sarà presente oggi all'assemblea generale di Confindustria, la prima per il presidente Emanuele Orsini (nella foto), eletto nello scorso aprile. Massiccia la presenza del governo, con i vicepremier Tajani e Salvini, il ministro delle Imprese Urso, del Lavoro Calderone nonché del viceministro dell'Economia Leo. Il settore bancario sarà rappresentato dal Ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, di Unicredit Andrea Orcel, del presidente di Cdp Giovanni Gorno Tempini e del numero uno Abi Antonio Patuelli.
Tra i temi che saranno affrontati da Orsini nel suo intervento la richiesta di confermare il taglio del cuneo fiscale. «È una misura che va mantenuta e nella scelta della misura sicuramente sarà la prima», ha ribadito più volte Orsini sottolineando anche la necessità di un piano casa che consenta di assicurare delle «abitazioni a prezzi abbordabili». Molto probabile anche un riferimento diretto al prezzo dell'energia che «pesa sui bilanci delle imprese italiane più del doppio rispetto alla Francia». Il gas, ha spesso evidenziato Orsini, «va ancora considerato una fonte strategica e serve un diverso mix energetico, che comprenda anche il nucleare; per colmare il gap di costo tra noi e gli altri Paese europei ci vorrà tempo ma è necessario essere consapevoli perché bisognerà iniziare a lavorarci».
Previsto anche un richiamo al ruolo dell'Europa che dovrebbe arrivare a una politica energetica comune a tutti gli Stati, con un'Unione in grado di assumere un ruolo di leadership nella politica industriale. Fondamentale per il settore, inoltre, è il reperimento di risorse: Orsini ritiene che occorra un piano di incentivi agli investimenti che vada oltre il Pnrr e, quindi, oltre il 2026.
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