Coniugi uccisi, si indaga in famiglia

Al setaccio i legami stretti della coppia. La donna alle amiche: «Mi faranno a pezzi»

Serenella Bettin

Treviso Li hanno ammazzati con una ferocia inaudita tanto da far tornare alla mente il terribile massacro di Gorgo al Monticano. Il duplice omicidio è successo poprio lì, a cinquantadue chilometri da Gorgo, il paese conosciuto per l'orrore del 21 agosto 2007, quando vennero barbaramente seviziati e massacrati i coniugi custodi di una villa, Guido Pelliciardi e Lucia Comin, quest'ultima violentata anche con una spranga. E lì a pochi chilometri ora si compie un altro massacro. Ma qui si indaga sulla famiglia. Gli anziani coniugi, Loris Nicolasi e Anna Maria Niola, di 72 e 69 anni, lui pensionato, lei casalinga, di Cison di Valmarino nel Trevigiano, sono stati trovati morti giovedì scorso nel giardino dietro la loro abitazione.

A trovarli la figlia 45enne che alle 14,30 era passata a trovarli a casa. Non li ha visti e ha subito notato che i locali dell'abitazione erano in disordine, come se qualcuno avesse cercato qualcosa. Ha subito pensato a un furto. Ma quando è uscita sul retro ha trovato i suoi genitori ammazzati a colpi di spranga e coltello, forse un pugnale. Il padre pieno di lesioni su tutto il corpo. In particolare al capo e al collo. La madre, trovata poco dopo, anche. Anzi sul corpo di lei, c'erano più ferite inferte con un corpo contundente e un'arma da taglio. Anche sulla schiena. Gli investigatori stanno cercando un pugnale.

L'anziana era vestita come se stesse per uscire, il marito invece non indossava abiti pesanti, come se al momento dell'aggressione si fosse trovato dentro casa. La figlia ha chiamato subito il 118, ma i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso di entrambi.

A intervenire i carabinieri di Vittorio Veneto e il nucleo investigativo di Treviso che stanno procedendo con le indagini a tambur battente per questo duplice omicidio, l'ipotesi dell'omicidio-suicidio è infatti esclusa.

Gli inquirenti ora stanno passando al setaccio le conoscenze. I carabinieri del reparto investigazioni scientifiche ieri hanno compiuto i dovuti rilievi nell'abitazione e nel giardino. Inizialmente l'ipotesi più accreditata era l'aggressione in seguito a una rapina, ma acquisisce maggior peso l'idea che la famiglia, o almeno uno dei membri, potesse conoscere l'aggressore e che costui potesse avere un movente economico. Nel loro passato però nulla di oscuro.

Anche se emergono nuovi dettagli. L'anziana, che aveva sofferto di crisi depressive, negli ultimi tempi aveva paura a rimanere in quella casa. Un mese fa il furto di rame, poi le galline. Poi quel furgone fermo un intero pomeriggio davanti casa. E poi, quella frase confidata a un'amica: «Prima o poi mi faranno a pezzi».

Secondo gli investigatori, l'omicidio sembrerebbe legato a rapporti tra persone appartenenti a vario titolo alla cerchia delle conoscenze più strette della coppia. Il pubblico ministero della Procura di Treviso ha disposto l'autopsia che sarà condotta lunedì dall'anatomopatologo Alberto Furlanetto. Al momento non risultano indagati e si indaga su più fronti aperti.

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