Conte interviene in Aula: la protesta di FdI e della Lega

In vista del Consiglio europeo, il premier ha tenuto un'informativa alla Camera. Protesta di Fratelli d'Italia e Carroccio: i primi non si presentano, i secondi lasciano l'aula

Conte interviene in Aula: la protesta di FdI e della Lega

Una manciata di minuti dopo le nove è iniziata a Montecitorio l’informativa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo di venerdì. Parallelamente all’intervento del premier in Aula, è scattata la protesta delle opposizioni, con i deputati di Fratelli d’Italia e Lega che di fatto non hanno partecipato al dibattito post-informativa, lasciando vuoti i propri scranni in segno di protesta contro la maggioranza giallorossa. I primi non si sono presentati alla Camera e i secondi, a ruota, hanno in un secondo momento lasciato l'emiciclo.

Facciamo un passo indietro. Parlando all'Aula, l’inquilino di Palazzo Chigi ha dichiarato: "Vi confermo che il governo vuole farsi trovare pronto agli strumenti europei e già in questi giorni ha avviato una consultazione in vista presentazione di un piano di rilancio a settembre. Occorre la collaborazione e la condivisione di tutti. Il nostro Paese deve credere in se stesso e, al di là delle divisioni politiche, non disperda il patrimonio di credibilità". In tema di Recovery Fund, Conte ha aggiunto: "L'unica risposta possibile ed efficace è una risposta europea ambiziosa in grado di dare una forte scossa all'economia del continente. Lo sforzo italiano è divenuto un consenso a 27 sul riconoscimento del Recovery Fund come misura necessaria per superare una crisi straordinaria".

Insomma, per l’ennesima volta il premier si è voluto prendere la scena e la cosa non è affatto piaciuta alle opposizioni. Durissimo il capogruppo alla Camera del Carroccio Riccardo Moliari: "Ho perso il conto di quante volte quest'aula è diventata una sorta di palcoscenico per il one man show del presidente Conte. Il suo piano è un fallimento totale, con mancette che non servono a nessuno". L’esponente leghista ha poi commentato il nodo del Fondo Salva Stati: "Se davvero c'è incertezza sulla adesione al Mes, perchè il Pd porta avanti in tutta Italia atti di indirizzo che ipotizzano come spendere i soldi del Mes? Credo che la decisione di accedere a quei fondi sia già stata presa". Quindi, è arrivato un ulteriore affondo: "Se da avvocato dagli italiani, è diventato il commissario liquidatore dell'Italia, noi non siamo disposti ad accettarlo. Noi temiamo una manovra a tenaglia, nel frattempo stiamo sviluppando un debito monster". Ecco, al termine dell’intervento di Molinari, tutti i deputati della Lega hanno abbandonato l’emiciclo.

I deputati di Fratelli d’Italia, invece, hanno disertato (quasi) del tutto i lavori nell'aula, visto che si è presentata solo Wanda Ferro, che è intervenuta per spiegare i motivi della protesta del proprio partito, per poi lasciare anch’essa l’emiciclo.

Ha preso posizione anche Forza Italia, che con una nota di Giorgio Mulè – portavoce degli azzurri alla Camera e al Senato – ha bacchettato Giuseppe Conte, che "prende tempo e non decide": "Fa una scappatella in Parlamento dove scientemente evita di affrontare i nodi prima di fuggire e tornare a rifugiarsi in villa a crogiolarsi nel suo ego.

Il tutto è contornato dalle diatribe interne al Movimento 5 stelle, il tutto sta nell'incapacità di Conte di smettere i panni del 'one man show' e mettere i panni del presidente del Consiglio. Grillo permettendo".

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