Giuseppe Conte oggi alla Camera ha cercato di recuperare ancora qualche voto per proseguire nel suo incarico. Un'impresa difficile per il presidente del Consiglio, che si è appellato ai singoli deputati per ottenere il loro sostegno. Il clima in Aula non era disteso, anzi. Al termine della comunicazione di Giuseppe Conte sono stati alzati alcuni cartelli che invitavano il premier alle dimissioni. Ma è stato soprattutto un coro a infastidire in maniera evidente il presidente del Consiglio, che ha dovuto interrompere il suo discorso per dar modo al presidente Roberto Fico di richiamare l'ordine.
È stato un intervento che si è comunque svolto in relativa tranquillità e senza troppi scossoni. Solo un'altra volta, oltre a quella già citata, il presidente Fico è dovuto intervenire. La causa un semplice vociare proveniente dai banchi del centrodestra, tre le cui fila il discorso di Giuseppe Conte non è stato particolarmente apprezzato. Conte ha da prima lodato l'operato del suo esecutivo, che fino a qualche settimana fa veniva definito "il più bello del mondo". È orgoglioso del lavoro fatto nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia e ha elencato tutte le misure economiche che il suo governo ha messo in campo per far fronte alla gravissima crisi che sta flagellando l'Italia ma, in generale, l'intero pianeta. Ha esposto senza interruzioni quasi tutto il suo discorso ma, arrivato alla fine, quando si è rivolto ai parlamentari, invitando i singoli deputati a "dare il proprio contributo" per sostenere l'esecutivo, ora che Italia viva ha deciso di passare all'opposizione, dai banchi del centrodestra si è sollevato un coro rumoroso: "Mastella! Mastella!".
Giuseppe Conte si è fermato, ha atteso l'intervento di Roberto Fico e ha poi continuato. Una pausa di pochi secondi con la quale dai banchi del centrodestra si è voluto sottolineare l'attivismo delle ultime settimane di Clemente Mastella in favore del premier Giuseppe Conte. Il sindaco di Benevento pare si sia impegnando con una certa solerzia per trovare i responsabili che domani potrebbero salvare l'esecutivo del presidente del Consiglio. Anche Matteo Salvini quest'oggi a Rtl 102.5 ha evidenziato il ruolo chiave giocato da Clemente Mastella nella ricerca dei voti: "Siamo disgustati. Siamo tornati indietro di 40 anni. Oggi i problemi per tante famiglie sono salute, scuola e scadenze fiscali. Tutto questo è in secondo piano perché ci sono Mastella e Tabacci. Imbarazzante". Un concetto simile a quello espresso su Facebook: "[...
] o elezioni oppure se il Colle vuole, il centrodestra ha energia, donne, uomini e entusiasmo che non è raccattato nei corridoi grazie a Mastella e non come i grillini che stanno pietendo il loro aiuto. Ora si chiamano i 'costruttori' che tradotto vuol dire poltronari, cioè quelli che fanno di tutto per non tornare a casa a fare il loro lavoro ammesso che ce l'abbiano".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.