"Di no-euro non si è mai parlato. Questo lo voglio chiarire". Il professor Giuseppe Conte, per cinque giorni presidente del Consiglio incaricato, su indicazione di M5S e Lega, lo dice a chiare lettere al Corriere.it, che con un suo cronista lo intercetta nel pieno centro di Roma, dove sta per prendere un taxi. "Non c’è nel contratto e non se ne è mai parlato. Non è stato mai un tema all'ordine del giorno", ribadisce Conte, che sulle altre domande ("se Mattarella la chiama tornerà al Quirinale?") non ha voglia di rispondere.
Eppure sulla possibilità di uscire dall'Euro, che per qualcuno sarebbe stata legata all'indicazione di Paolo Savona al dicastero dell'Economia, si è consumata la crisi che è costata lo stop al governo giallo-verde. Intanto, però, dopo giorni di forte fibrillazione, si è aperto uno spiraglio.
Savona potrebbe entrare nella compagine di governo ma non all'Economia. Potrebbe essere questo il compromesso, frutto della mediazione tra M5S e Quirinale. Con l'ultima parola che spetta a Salvini. Sarà lui, in un modo o nell'altro, a sbloccare l'impasse.
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