Conte rassicura l'Europa: "Procedura d'infrazione? Lavoriamo per evitarla"

​Il premier, a margine del Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio a Parigi, tiene il punto sul rapporto Italia-Ue

Conte rassicura l'Europa: "Procedura d'infrazione? Lavoriamo per evitarla"

Giuseppe Conte cerca di fare da paciere nelle beghe interne alla maggioranza giallo-verde e in quelle "esterne" tra governo ed Europa.

Il premier, a margine del Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio a Parigi, tiene il punto sul rapporto Italia-Ue, e fa da "pompiere": "C'è sintonia nel governo, ho sentito Matteo Salvini anche a ridosso sua partenza per gli States, c'è un ottimo clima di dialogo e rinnovata fiducia. Adesso bisogna lavorare nell'interesse dei cittadini italiani, dobbiamo affrontare questo passaggio della minaccia dell'avvio di una procedura d'infrazione con assoluta unione, con unità d'intenti, dobbiamo lavorare nella stessa direzione di marcia".

Il presidente del consiglio, incontrando la stampa durante la visita all'evento in corso nella capitale francese, ha aggiunto: "Dobbiamo scongiurare la procedura d'infrazione, ma nello stesso tempo, e qui anche le ragioni della mia lettera, dobbiamo rivendicare un apporto critico da parte dell'Italia: l'Italia si dimostrerà più europeista degli altri paesi nella misura in cui riuscirà a offrire un contributo critico e a rinnegare quel primato della finanza che negli ultimi anni sta assorbendo tutte le energie del dibattito pubblico europeo".

E proprio sulla sua missiva all'indirizzo degli alti papaveri di Bruxelles, il primo ministro italiano ha aggiunto: "Vedo che sulla lettera c'è tanta ansia e agitazione. Conterrà un messaggio politico per l'avvio della nuova legislatura europea, quindi che arrivi un giorno prima o un giorno dopo non cambia molto. La sostanza è che il primato della finanza non offre chance di crescita all'Europa, nel segno dello sviluppo sociale, dell'equità, della solidarietà. Dobbiamo smettere di attribuire il primato non solo e non tanto all'economia, quanto alla finanza. È questo il cuore del messaggio".

Infine, il premier Conte ha detto la sua anche sul totonomine, circa il futuro commissario italiano in Ue, oltre che la futura composizione della Commissione europea: "Non faccio il calcolo se i tempi si allungano o si accorciano. L'Italia è coinvolta in questo processo, abbiamo parlato anche di questo a Malta, ci aggiorniamo costantemente.

L'Italia è partecipe di questo processo, se si arriverà al 20 o 21 giugno o si allungheranno i tempi non è importante, conta che siano nomine di personalità e che facciano il bene dell'Europa, che siano nomine di spessore politico e che siano consapevoli dei problemi dell'Europa, della fase di transizione che sta attraversando".

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