È la galassia delle cooperative e dei consorzi a fare la parte del leone nel recinto dell'accoglienza ai migranti. Attori economicamente forti, in fatto di numeri e capacità gestionali, che strizzano l'occhio a sinistra e spaziano soprattutto nel centro-sud dividendosi fette importanti del business. Sono loro a essere identificati come i registi della solidarietà che si assicurano appalti milionari, organizzano la gestione dei centri d'accoglienza straordinari, i servizi aggiuntivi per i richiedenti asilo e ne curano mediazione culturale e interpretariato di supporto. Alcuni sono nel settore oramai da anni e il loro curriculum è una garanzia. Tra i più noti il Gus, Gruppo umana solidarietà, con sede a Macerata, ma che già dal 2022 ha incrementato l'attività anche in Puglia e in Sardegna per un guadagno pari a 2.123.727 euro.
Tra gli ospiti del Gus a Macerata, c'è stato in veste di richiedente asilo anche Innocent Oseghale, lo spietato killer della giovane Pamela Mastropietro. Anche la Fondazione San Giovanni Battista gestisce, un bel pacchetto di servizi a Ragusa: Cas, Sai, e il progetto Nuove Radici in partnership con Oxfam intercultura: guadagno netto 558.458. Il presidente è Renato Meli, consigliere dell'Azione Cattolica nazionale; ma la presenza curiosa è il responsabile del Cas di Borgo la Croce, Gaetano Scollo, consigliere comunale e capogruppo del Pd a Comiso dal 2013. Rilevante è Medintegra Ragusa che ha gestito due centri di accoglienza con relativi 50 migranti complessivi: incasso di 34,50 al giorno pro capite pro die pari a 629.625 per l'anno 2020/2021 e per il 2022 o a oggi è di 278.414. Il presidente della Medintegra è Luca Burruano, classe 1972, professione consulente negli enti pubblici a partire dal 1999 tra comuni, comprensori e province della Sicilia. Autorevole nel suo genere anche il Consorzio Matrix che guida Cas, Sai, e strutture per minori. Ha una sede a Gragnano, Napoli, e una seconda a Vasto, Chieti, con realtà operative che vanno fino al Beneventano, ricalcando la Calabria e passando anche per Gorizia: tutto per un introito complessivo di 11 milioni di euro.
Non può passare inosservata la Cies onlus della presidente Maria Elisabetta Melandri, sorella della più conosciuta Giovanna che, nella capitale e d'intorni cura mediazione culturale e interpretariato sociale. Per il 2022 il bilancio sociale ha superato gli 8 milioni di euro (8.689.710,49). A oggi però si è appena aggiudicata anche l'appalto di interpretariato a supporto della commissione per il riconoscimento della protezione internazionale di Bologna: durata 2 anni, scadenza marzo 2025. Ricavo complessivo 600 mila euro. Di rilievo la cooperativa Badia Grande di Trapani che, dal 2017 e fino a dicembre 2022 ha gestito l'hotspot di Lampedusa, ora passato a Croce Rossa Italiana, portandosi a casa 3 milioni l'anno. La coop è stata messa fuori per contestate irregolarità e sanzioni (fonte Prefettura di Agrigento) oltreché a causa del rinvio a giudizio del presidente Antonio Manca. Tra i nodi da sciogliere anche il mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori per i quali nel 2020 la prefettura di Trapani aveva anticipato 326 mila euro.
Una storia che riporta alla mente la vicenda Soumahoro dove la moglie Liliane Murekatete, la suocera, Marie Therese Mukamitsindo e altre quattro
persone rischiano il processo nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione delle coop che si occupavano di migranti. L'accusa è di evasione dell'imposta sui redditi oltreché per mancati pagamenti degli stipendi del personale.
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