Coppola sbugiarda Toninelli e svela la truffa sulla Tav

Il professore che non ha firmato l'analisi costi-benefici: "Ho espresso il mio dissenso anche al ministro a fine gennaio"

Coppola sbugiarda Toninelli e svela la truffa sulla Tav

"Non ho firmato perché non ero d'accordo". Pierluigi Coppola, l'esperto che si è dissociato dall'analisi costi-benefici sulla Tav, sbugiarda Danilo Toninelli e svela di fatto che il dossier presentato dal ministro dei Trasporti come la prova inconfutabile per non terminare l'opera sia in realtà tutt'altro che oggettivo.

"Non faceva parte del gruppo di lavoro", aveva detto il ministro grillino parlando del professore, "Ha dato un suo contributo con un appuntino di tre pagine". "Ho partecipato ai lavori di questo gruppo di lavoro ma non alla redazione del documento finale, pubblicato sul sito del Ministero, poiché ero in disaccordo con la metodologia adottata a maggioranza", ha ribattuto oggi l'economista di Tor Vergata, "Ho manifestato le ragioni del mio disaccordo in diversi scambi email con il gruppo di lavoro, e, in presenza, negli incontri organizzati presso la Struttura tecnica di missione, allargati alla segreteria tecnica del ministro. Tali ragioni le ho sintetizzate al ministro nella mia nota di 6 pagine del 24 Gennaio, che successivamente, su espressa richiesta della segreteria tecnica, ho sintetizzato in un'ulteriore nota di sintesi (tradotta anche in inglese) di 2 pagine".

Intanto, mentre Matteo Salvini si è detto ieri "non convinto" dall'analisi commissionata da Toninelli, arriva anche il pressing dell'Europa: "La Commissione non può escludere di dover chiedere di restituire i fondi Cef già erogati, se questi non possono essere ragionevolmente spesi in linea

con le scadenze dell'accordo di finanziamento", avvisano da Bruxelles. E il ministro ai Trasporti francese, Elisabeth Borne, incalza: "Oggi diciamo anche chiaramente agli italiani che bisogna che questa decisione arrivi".

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