Corfù: traghetto in fiamme 11 dispersi, italiani salvi

A bordo 329 persone, dieci feriti, nessuno grave. Forse un tir andato a fuoco la causa del disastro

Corfù: traghetto in fiamme 11 dispersi, italiani salvi

Sono stati salvati quando avevano ormai perso le ultime speranze due camionisti, un turco e un bulgaro, che erano rimasti intrappolati nel garage dell'Euroferry Olympia, il traghetto Grimaldi su cui è scoppiato un incendio a largo dell'isola greca di Corfù. Diretta a Brindisi, la nave aveva 278 persone a bordo, un clandestino e 51 membri dell'equipaggio. I Vigili del Fuoco ellenici si sono spinti fin quasi al limite, ma hanno impedito che la tragedia facesse due vittime ormai certe. Rimangono ancora 11 dispersi, tra i quali ci sono cittadini bulgari, greci e una persona di nazionalità turca, un lituano ma non italiani.

Erano le 4 del mattino quanto dal terzo ponte dell'Euroferry Olympia sono scattati gli allarmi e subito dopo è stato dato l'ordine di abbandonare la nave. Sul posto sono arrivati immediatamente i soccorsi, gli italiani tra i primi: una nave della Guardia Costiera impegnata nelle operazioni Frontex. Poi un elicottero Super Puma, la fregata greca Hydra e sei imbarcazioni delle Guardie costiere di Grecia e Italia. Un team di soccorso greco è riuscito a salire a bordo dell'Euroferry Olympia, 12 ore dopo lo scoppio dell'incendio.

Per spegnere il fuoco sono stati impiegati 3 rimorchiatori con pompe antincendio, un traghetto passeggeri che trasporta due camion dei pompieri e una postazione dei pompieri galleggiante. L'assenza di mare grosso ha facilitato il trsbordo dei passeggeri sulla terraferma, anche se non sono mancate scene di panico sulle scialuppe, con donne e bambini in difficoltà mentre altri passeggeri vomitavano per la tensione.

La maggior parte dei passeggeri erano autotrasportatori bulgari, con 153 camion a bordo e 32 veicoli privati. Un testimone ha raccontato ad una tv greca che un camionista dormiva in garage («Me l'aveva detto lui stesso»), anche se è esplicitamente vietato. Non si può escludere che sia scoppiato lì il rogo che poi ha avviluppato tutta la nave. Il problema dei camion frigo caricati in numero maggiore rispetto alle prese presenti nei garage (quindi alimentati con il motore diesel) non è nuovo, sul punto si concentreranno i rilievi degli investigatori da domani.

Sono dieci i passeggeri ricoverati al momento nell'ospedale corfiota, dove tutti i passeggeri sono stati sbarcati: sei di loro presentavano problemi respiratori, uno aveva anche una lesione al menisco e uno soffriva di ipertensione. Nessuno è in pericolo di vita, il programma prevede che ripartano a breve.

Si tratta del secondo incendio in sette anni accaduto nello stesso fazzoletto di acque tra Grecia e Italia. Nel dicembre del 2014 ad andare a fuoco fu la Norman Atlantic, sulla tratta da Igoumenitsa ad Ancona, con 499 persone a bordo. In quella circostanza le vittime furono 31 e i feriti 64. Anche in quella circostanza l'incendio era partito da un garage, che era al completo, con molti tir stipati fino al limite della capienza. Per una coincidenza fatale, di quelle che sembrano impossibili, un passeggero dell'Euroferry Olympia era stato salvato dall'incendio sulla Norman Atlantic. «Ho vissuto di nuovo l'incubo - ha raccontato ai media ellenici - Mi sento fortunato perché mi sono salvato la vita». Ma il suo camion è andato a fuoco.

Intanto è già stata avviata l'indagine per determinare le cause dell'incendio, mentre d'intesa con la società armatoriale si è assicurato che vengano presi tutti i

provvedimenti necessari per evitare l'inquinamento dell'ambiente marino. «Continuiamo a cercare i dispersi ha detto il ministro greco della navigazione, Giannis Plakiotakis - il pensiero di tutti noi è vicino alle loro famiglie».

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