Il coro choc lo hanno intonato come se si trovassero allo stadio. Come se non stessero inneggiando a una delle pagine più buie della storia italiana. "Nelle foibe, nelle foibe ci mettiamo pure voi", hanno cantato i contestarori che tre giorni fa si sono dati appuntamento di fronte alla nuova sede della Lega a Livorno per contestarne l'apertura.
Nelle immagini pubblicate sulla sua pagina Facebook da Matteo Salvini si vedono chiaramente di "soliti centri a-sociali" cantare l'indegno ritornello. La sede della Lega, peraltro, era stata anche vandalizzata con scritte (sgrammaticate) all'ingresso del locale. "A Livorno i soliti idioti hanno imbrattato la nuova sede della Lega, che verrà inaugurata oggi pomeriggio", ha scritto il vicepremier e leader del Carroccio sulle sue pagine social, "Se lo mettano bene in testa: minacce, intimidazioni, odio e violenza non ci fermano!".
Oggi però l'ira del ministro dell'Interno si è moltiplicata a causa di quell'oltraggio alle vittime delle foibe.
"Indegno spettacolo dei soliti centri a-sociali che, non solo ci insultano, ma disonorano la memoria degli italiani uccisi nelle foibe", scrive sui social il ministro dell'Interno. "Vergogna, fate schifo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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