Le elezioni americane, con la possibile vittoria di Joe Biden, sono la dimostrazione che si vince al centro. Di questo ne è convinto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che in una intervista a Il Messaggero ha ribadito un concetto che più volte ha speso in passato per parlare della situazione politica italiana: una destra alla Trump non è quella capace di raccogliere, anche qui da noi, la maggioranza dei consensi.
L’emergenza Covid sembra aver influito nelle elezioni americane. Il tema, però, riguarda anche l’Italia. Berlusconi si è detto certo che il nostro governo poteva arrivare più preparato a questa seconda fase. L’ex premier ha ricordato che da mesi aveva messo in guardia in tutte le occasioni possibili "contro il rischio di una seconda ondata dalle conseguenze ancora più gravi della prima". Per il leader di Fi occorreva, ed occorre ancora, lavorare per adeguare le strutture sanitarie così da costruire reparti Covid e terapie intensive e "per predisporre un tracciamento serio e dettagliato, per formare nuovo personale". Per fare tutto questo servono soldi. Soldi che si possono ricevere in un preciso modo: l’utilizzo del Mes, il meccanismo europeo di stabilità. "Continuo a non capire come si possa rifiutare di utilizzare i fondi del Mes che servirebbero proprio a questo scopo".
Berlusconi spiega che un governo di centrodestra avrebbe agito in maniera diversa "ma non è questo il momento delle polemiche. È il momento di unire gli sforzi guardando al futuro piuttosto che al passato. Dobbiamo pensare a salvare gli italiani prima dalla malattia e poi dalle disastrose conseguenze economiche di quello che sta avvenendo. Questo significa per esempio indennizzo immediato a tutti coloro che hanno dovuto chiudere la propria attività e hanno perso il lavoro".
La necessità dell'unità nazionale
Per il Cavaliere "il problema del rapporto Stato-Regioni certamente esiste. Ma oggi è scorretto invocare questo tema per svalutare il grande lavoro che molte regioni hanno compiuto per fronteggiare un'emergenza senza precedenti". Quello che in questo momento è anche importante è creare una unità nazionale intorno alle istituzioni e non un governo di unità nazionale. Un concetto preciso che Berlusconi ha voluto spiegare bene così da evitare fraintendimenti che possano creare tensione nel centrodestra. "Un governo di unità nazionale non è possibile né auspicabile. Quello che occorre invece è uno sforzo concorde di tutte le forze politiche, ma anche del resto della classe dirigente del Paese, dall'imprenditoria alla cultura, per uscire da questa situazione". Quindi sì ad una leale collaborazione da parte di tutti per il solo bene degli italiani.
Sul ricorso alle piazze per contestare le scelte dell’esecutivo su emergenza sanitaria e chiusure che penalizzano i cittadini che hanno attività commerciali, Berlusconi sottolinea che Fi non promuove alcuna manifestazione ma allo stesso tempo spiega che"bisogna distinguere" le situazioni. "Capisco perfettamente i commercianti che vanno in piazza per denunciare la drammatica situazione nella quale molti di loro si sono venuti a trovare. Condanno fermamente invece chi usa la piazza in modo violento, chi fa del teppismo sfruttando il malcontento, chi attacca le forze dell'Ordine o le proprietà dei cittadini. Questo non può essere tollerato e si deve reagire con la massima fermezza".
Le conseguenze del voto Usa
Un pensiero Berlusconi lo riserva anche alle elezioni americane. Secondo l’ex premier la vittoria di Biden potrebbe creare le condizioni per ricostruire quel rapporto tra Usa ed Europa, negli ultimi tempi un po’ cambiato, che al Cavaliere sta a molto cuore. Per Berlusconi, infatti, ciò che conta è che i rapporti transatlantici si consolidino così da poter affrontare con maggiore forza alcune grandi sfide. Tra queste il leader azzurro spiega che vi sono la "tutela dei comuni interessi commerciali con la Cina al consolidamento della Nato, dalla lotta al terrorismo islamico alla pace nel Mediterraneo ed in Medio Oriente con la tutela dei diritti di Israele, dalla difesa della democrazia e della libertà in paesi sudamericani come il Venezuela allo sviluppo del continente africano libero da ingerenze di Pechino". "L'America- ha proseguito- per noi è un grande alleato strategico, con il quale condividiamo valori e interessi. La vicinanza e la gratitudine verso gli Stati Uniti, da sempre garanti della libertà nel mondo, non verranno mai meno".
Il futuro di Roma
Ritornando in Italia Berlusconi ricorda che oltre all’emergenza Covid ci sono tanti altre questioni da affrontare per il nostro Paese. Il leader di Fi spiega che quello di concedere più poteri e più risorse per Roma è "un'antica battaglia di Forza Italia, fortemente propugnata da Antonio Tajani e dai nostri parlamentari romani. In realtà una legge esiste già, è stata fatta nel 2009 dal nostro governo, e prevede una serie di poteri speciali per Roma Capitale. Basterebbe applicarla e questo dipende da Governo, Regione e Comune". "In questa legislatura- ha proseguito- Forza Italia ha anche proposto una legge costituzionale, a prima firma Barelli, per assegnare a Roma uno status particolare, analogo a quello delle grandi capitali europee, Londra, Parigi, Berlino".
La Capitale, ha evidenziato Berlusconi, "è forse la città più bella, più conosciuta, più amata del mondo, ma è gravata da problemi immensi". Per il Cavaliere anche questioni banali come le buche nelle strade e la raccolta dell'immondizia sembrano questioni "irrisolvibili". C'è poi il grande tema dei quartieri. Per il leader azzurro Roma "non è soltanto il centro storico, sul quale si concentra l'attenzione" ma esistono "vaste aree della città abbandonate a sé stesse. Le periferie, dove vivono centinaia di migliaia di romani, meritano un intervento di riqualificazione speciale. Sicurezza e lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti devono diventare una priorità. Anche per il governo. L'immagine di Roma è l'immagine dell'Italia". Ma vi è anche un altro grande problema da risolvere: il debito. "Ma questa è ordinaria amministrazione", ha rimarcato Berlusconi che ha aggiunto come "Roma meriterebbe molto di più: mi piacerebbe che ci fosse qualcuno capace di volare alto, di avere una visione, un progetto, un sogno. Che sappia capire il potenziale che questa città ha nel mondo e che sappia e voglia raccogliere il messaggio che viene dalla sua storia e rilanciarne il volto e l'immagine".
Elezioni comunali e Presidente della Repubblica
Intanto il prossimo anno ci saranno le elezioni comunali in alcune grandi città come la stessa Roma, Milano e Napoli. Berlusconi si augura che l’appuntamento elettorale non venga rimandato a causa del Covid perché "il rinvio delle elezioni è sempre una cosa grave, in democrazia. Spero davvero che da qui alla prossima primavera le condizioni sanitarie consentiranno di andare a votare in condizioni di sicurezza".
Un pensiero l’ex premier lo rivolge anche al tema delle elezioni del prossimo Capo dello Stato. Al centrodestra piacerebbe mandare Berlusconi sul Colle e l’ipotesi potrebbe trovare d’accordo i moderati del centrosinistra.
Ma il leader azzurro si mostra cauto: "Il Quirinale è autorevolmente occupato e lo sarà ancora per diverso tempo: discuterne oggi è anche irrispettoso verso il Presidente Mattarella". In politica niente si può escludere. Ma di tempo per parlare di questo argomento non manca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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