Coronavirus, Fontana: "Lombardia all’oscuro di piano pandemico nazionale"

Il governatore Attilio Fontana ha spiegato che nessun tecnico è stato chiamato a rappresentare l’amministrazione così come non c'è stato alcun coinvolgimento della Regione

Coronavirus, Fontana: "Lombardia all’oscuro di piano pandemico nazionale"

"Regione Lombardia non è a conoscenza di alcun piano pandemico stilato a gennaio dal governo. Nessun tecnico è stato chiamato rappresentare la nostra amministrazione e non c'è stato alcun coinvolgimento di Regione". È la precisa del governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in seguito ad alcune notizie apparse sulla stampa, secondo le quali un tecnico della Regione avrebbe collaborato alla stesura di un "piano pandemico nazionale" tenuto segreto per non creare allarmismo nella popolazione.

Fontana ha spiegato che il direttore di Areu (Azienda regionale emergenza urgenza, ndr) Alberto Zoli "è stato chiamato a far parte, dai primi di febbraio, del Comitato tecnico scientifico della presidenza del Consiglio dei ministri ma in qualità di esperto in emergenza e urgenza, non di Regione Lombardia".

Il governatore ha anche sottolineato che"nessuna informazione inerente il suo lavoro all'interno del Cts (Comitato tecnico scientifico, ndr) ci è mai stata riferita". Infine, Fontana ha aggiunto che "lo stesso Zoli ci ha comunicato dal principio che l'incarico era di natura strettamente riservata". Per questo, il governatore ha dichiarato di aver scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte "per avere chiarimenti sull'esistenza o meno di questo piano".

Questa precisazione segue il messaggio postato nel primo pomeriggio dallo stesso Fontana nella sua pagina Facebook in merito all'esistenza del piano per fornteggiare l'epidemia di coronavirus:"Il governo era al corrente dei rischi della pandemia ma li ha tenuti segreti. L'ha detto il direttore generale del ministero della Sanità, Urbani, parlando di un piano riservato. Sono rivelazioni gravissime: è la verità? L'Italia e la Lombardia hanno il diritto di sapere. Chiedo chiarimenti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte".

La notizia dell’esistenza di questo piano era stata resa pubblica dal Corriere della Sera che, con un'inchiesta, aveva ricostruito quanto fatto dal governo per la gestione dell'emergenza sanitaria. Nel mese di gennaio, dal ministero della Salute era uscito un "piano nazionale di emergenza" per contrastare il coronavirus. Il documento segreto contiene tre diversi scenari per l'Italia: uno di questi era ritenuto troppo drammatico per essere divulgato senza scatenare il panico tra i cittadini. Per questo il tutto era stato secretato.

La più nera delle previsioni, come hanno spiegato i tecnici del ministero della Salute al quotidiano, non si è realizzata perché sono state messe in atto una serie di misure che hanno permesso di contenere il coronavirus.

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