"Altro che 3,6 miliardi... Per aiutare seriamente, e in tutta Italia, imprese e famiglie italiane in difficoltà per il virus servono subito almeno 20 miliardi. E se l'Europa dicesse No, sarebbe un oltraggio inaccettabile". Così il leader della Lega Matteo Salvini sulla proposta del governo per stanziare fondi per tutte le popolazioni ed i territori colpiti dall’emergenza coronavirus.
La cifra citata dall’ex ministro dell’Interno è quella a cui ha fato riferimento in un'intervista a 'La Repubblica', dal ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri."Abbiamo già pronta la fase due. Entro venerdì prossimo- ha annunciato Gualtieri- vareremo un decreto legge per il sostegno dell’economia per tutti i territori e i settori colpiti, in tutto il territorio nazionale. Sarà un pacchetto di risorse aggiuntive e straordinarie da 3,6 miliardi, pari allo 0,2% del Pil".
Il ministro ha spigato che il dl conterrà interventi a tutti i livelli che saranno concordati nei prossimi giorni con le parti sociali, le associazioni di categoria e gli enti locali. "Abbiamo in mente diverse ipotesi. Dal credito d’imposta per le aziende che abbiano subito un calo del fatturato superiore al 25%, come si è fatto per il terremoto, a riduzioni delle tasse. Dal contributo aggiuntivo per i fabbisogni operativi del servizio sanitario nazionale alla Cassa integrazione in deroga. Nessuno dovrà restare senza cure o perdere il lavoro per il coronavirus", ha dichiarato Gualtieri.
Quest’ultimo ha sottolineato che si tratta di stanziamenti aggiuntivi, per i quali "chiederemo l'autorizzazione al Parlamento italiano nel rispetto dell'articolo 81 della Costituzione e che sono compatibili con la flessibilità prevista dalle regole del Patto di stabilità, visto che siamo in presenza di 'circostanze eccezionali' oggettive". Per il ministro dell'Economia, i 3,6 miliardi di euro sono una cifra coerente e sostenibile, calcolata con criteri oggettivi e commisurata ad esigenze reali. Per questo si è detto sicuro che Bruxelles non contesterà la richiesta.
Ma la somma basterà per gli aiuti previsti? Già nella giornata di ieri, Matteo Salvini si era espresso sulla questione del sostegno a quanti sono costretti a vivere una situazione inaspettata ed improvvisa per l'epidemia di coronavirus affermando che "la Lega è disponibile a votare una risoluzione che permetta di sforare il deficit”.
Salvini, inoltre, aveva affermato che il partito da lui guidato è una forza responsabile e che in questo delicato momento sosterrà “il governo in quella che riteniamo sia la direzione doverosa a sostegno di imprese e famiglie, purché venga intrapresa con decisione, cioè per una cifra di almeno 20 miliardi, e con l'impegno di serie riforme e la modifica dei vincoli economici attualmente in vigore". Tra 20 miliardi richiesti dal leader della Lega e i 3,6 miliardi prospettati dal ministro Gualtieri c’è una bella differenza. Facile prevedere nuove turbolenze politiche.
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