Mentre le regioni del nord Italia cercano di resistere all'invasione di immigrati voluta dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, Cei, Migrantes e Osservatore Romano si scagliano contro Maroni, Zaia e Toti.
L'associazione Migrantes, guidata da monsignor Perego, scende in campo contro i politici di centrodestra. Secondo monsignor Perego, infatti, si dovrebbe "allargare la rete dei Comuni, oggi sono solo meno di 500 che stanno accogliendo i migranti, e riuscire veramente a costruire una rete che entri in maniera strutturale nei Servizi sociali di tutte le persone di ogni comune italiano". Ovvero: si imponga ai comuni di accogliere i migranti. E ancora, contro le regioni che respingono gli stranieri: "Stanno indebolendo profondamente un diritto fondamentale, su cui è fondata la nostra Costituzione, e fanno vergognare l'Italia con 80 mila persone da accogliere nei confronti di un Libano che ne sta accogliendo tre milioni: cioè la stessa popolazione del Paese, già sotto la guerra, in difficoltà e in una grave situazione di povertà. È veramente impressionante come ci siano due pesi e due misure su cui lavorare e su cui creare solidarietà nel nostro Paese e nel contesto mondiale".
Oliviero Forti, invece, responsabile dell'Ufficio immigrazione della Caritas italiana, in una dichiarazione al (Sir) Servizio Informazione Religiosa della Cei, ha invece detto che "non è il momento per fare dei migranti un tema di scontro politico: ci attendevamo solidarietà".
E l'Osservatore Romano, che ha titolato polemicamente "L'Europa che non vuole i migranti", chiosa, strizzando l'occhio a Renzi: "La linea politica italiana, tuttavia, potrebbe essere ostacolata da nuove polemiche interne.
Per questo Renzi non ha mancato di definire 'demagogica' la discutibile, e secondo alcuni strumentale, presa di posizione del governatore della Lombardia, Roberto Maroni, che ha chiuso le porte ai migranti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.