Così è crollato Ponte Morandi: le ipotesi della commissione

La relazione finale della Commissione ha analizzato tre ipotesi sul crollo del viadotto di Genova. Le prime due riguardano il cedimento della parte ovest o est del pilone 9

Così è crollato Ponte Morandi: le ipotesi della commissione

Sul crollo del Ponte Morandi a Genova, la commissione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha studiato le ipotesi ritenute più verosimili. Nella relazione finale, si legge che gli ispettori, pur non avendo accesso ai video della procura, hanno analizzato tre ipotesi, ritenute le più attendibili.

Le prima due ipotesi considerano come motivo del crollo il cedimento dell'impalcato, cioè della strada a sud-est o a sud-ovest. Nella prima ipotesi, si legge sul Corriere.it, il tratto di strada nella parte est del pilone 9 cede, crolla il pezzo di asfalto che lo collega al pilone 10, gli stralli non reggono e crolla, di conseguenza anche la parte ovest.

Nella seconda ipotesi, invece, l'innesco del collasso sarebbe causato dal cedimento della strada nella parte ovest del pilone 9 con il crollo conseguenziale del resto di asfalto che lo collega al ponte. Anche in questo caso, il cedimento improvviso avrebbe provocato la rottura degli stralli.

La terza ipotesi, quella però ritenuta meno probabile, consiste invece nel

cedimento per corrosione dello strallo sud-ovest del pilone per corrosione. Secondo la ricostruzione, a quel punto la parte a ovest del pilone 9 sarebbe caduta e spaccata in due parti trascinando il resto del ponte Morandi.

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