"Costruire un tutt'uno con partito e governo"

Il neo presidente vicario alla Camera: "Berlusconi consiglia Meloni e i ministri"

Raffaele Nevi con il ministro Tajani
Raffaele Nevi con il ministro Tajani

Raffaele Nevi (nella foto), cinquant'anni, esponente azzurro originario di Terni e già parlamentare e consigliere regionale, è il nuovo presidente vicario di Forza Italia a Montecitorio. Nevi, attraverso questa intervista, ha disegnato la linea del suo partito in questa fase.

Onorevole, Forza Italia ha cambiato passo oppure quella in atto è una naturale riorganizzazione?

«C'è una naturale accelerazione nella organizzazione di Forza Italia, perché dobbiamo lavorare molto e dobbiamo costruire altrettanto. Servono dunque ruoli che ci permettano di lavorare il meglio possibile. Il presidente Berlusconi ha chiesto in maniera espressa di accelerare, dunque Forza Italia accelera sulla organizzazione dei gruppi e sul partito».

Il ruolo del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani è sempre centrale.

«Decisamente. Noi dobbiamo costruire un tutt'uno tra governo, gruppi parlamentari e partito per massimizzare tutto il lavoro che Tajani e gli altri ministri di Forza Italia stanno portando avanti. E quindi trasferire sul territorio tutte le cose buone che stanno facendo. L'organigramma serve a definire ruoli e compiti che ci consentano di arrivare all'obiettivo. Poi ci sarà la grande manifestazione nazionale, un appuntamento che segnerà il rilancio del partito, dopo che per i primi mesi ci siamo dedicati soprattutto al governo».

Voi di Forza Italia siete soddisfatti del risultato elettorale in Friuli?

«In linea con quello delle politiche. Un risultato che risente della strapotenza del presidente Fedriga. Strapotenza positiva che però ha drenato voti a noi e ad altri partiti, con tutta la struttura che il presidente del Friuli Venezia Giulia ha messo su in questi anni».

Il presidente Berlusconi è sempre in prima linea.

«Sì, al netto di tutte le chiacchiere. Berlusconi è sempre stato e anche oggi è alla guida di Forza Italia. So che la presidente Meloni chiede sempre più di frequente consigli a Berlusconi, pure per via dell'esperienza maturata sul campo come primo ministro. Per noi di Fi, Berlusconi è un leader indiscusso. La cosa straordinaria è che continua ad impegnarsi per il suo Paese. Credo sia un esempio anche per i giovani. Lui potrebbe rilassarsi ma invece si impegna ogni giorno per l'Italia, cercando di consigliare i ministri su come andare avanti per far sì che il Paese cresca e progredisca e abbia sempre di più un ruolo internazionale».

La sua è una nomina importante.

«Un incarico per cui voglio ringraziare anzitutto il presidente

Berlusconi, che mi ha dato una fiducia enorme che spero di ripagare con un impegno massimo. E poi il capogruppo Paolo Barelli che ha avanzato una proposta e il vicepremier Tajani che poi ha trasmesso quella proposta a Berlusconi».

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