È in corso una vera e propria crisi social sulle principali pagine dei leader pentastellati. Sia l’ex premier Giuseppe Conte che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, da quando sono iniziati i giochi per la scelta del nuovo Capo dello Stato, perdono ben 5mila follower ciascuno. Non vanno meglio neanche le interazioni, ovvero commmenti e mi piace, che diminuiscono e non poco rispetto a qualche mese fa.
L'ennesima conferma negativa per un Movimento sempre più allo sbando, che trova proprio in quella rete, che fino a qualche mese fa era stato il punto di forza indiscusso, l'inatteso tallone di Achille. Dopo che il tribunale sospende l'elezione di Conte a presidente dei 5 Stelle, un'altra batosta, dunque, arriva da piattaforme, come Instagram, indispensabili per accaparrarsi le simpatie dei più giovani. A mancare sarebbe, ancora una volta, quella base, sempre più lontana dai vertici e delusa da un movimento che si fa sempre più partito.
Tra le ragioni dell'allontanamento potrebbe esserci proprio la volontà di andare oltre la regola del seconda mandato, cambiamento non gradito da quegli elettori che si sentono legati ai valori originari di un soggetto che in partenza doveva differenziarsi dalle forze tradizionali. La gestione della partita al Colle, quindi, non sarebbe stata la sola causa della perdità di credibilità per un'azione politica che secondo il popolo del web, considerando commenti e ingiurie quotidiane ai portavoce su azioni e provvedimenti, non partirebbe più dal basso verso l'alto.
Come racconta un'inchiesta de il Domani, La perdita di seguaci non risparmia nessun pentastellato, dall’ex guardasigilli Alfonso Bonafede, considerato l’uomo ombra delle trattative per il Colle, passando per l'ex fascia tricolore Virginia Raggi fino all'ex ministro Vincenzo Spadafora. Mantengono solo i 5 Stelle più trasparenti, come Sergio Battelli, presidente della Commissione affari europei della Camera, distintosi da inizio anno per aver detto ciò che non funzionava tra i gialli e Riccardo Fraccaro, noto per le sue ultime stoccate al governo Draghi. L'ennesima dimostrazione di come viene premiato chi prende le distanze da una gestione, considerata dagli internauti un fallimento totale.
Confermate anche le bocciature per quei volti che ogni giorno compaiono in tv a fare dichiarazioni e che avrebbero dovuto dimostrare il cambiamento promesso da Conte. Paola Taverna, in una settimana, perde più di 600 follower, crollo importante per chi ha solo 550mila seguaci. I commenti “falsa ipocrita” e “ti sei salvata la poltrona” sempre più all’ordine del giorno. Non se la passa meglio neanche il nuovo guru della comunicazione Michele Gubitosa, a cui non bastano le tante comparse per riprendersi la fiducia dei grillini, soprattutto quelli che vivono i territori.
Dati, quindi, che non lasciano pensare a nulla di buono in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, sempre più vicini. In primavera si terranno le amministrative, ma soprattutto il prossimo anno si andrà al voto per le politiche.
Al momento, i sondaggi e adesso anche i social, non fanno presagire nulla di buono per un Movimento in crollo e che dopo aver perso la faccia adesso rischia di restare senza seguaci. Il crollo dei follower è lo specchio di un declino che presto potrebbe ripercuotersi nelle urne, considerando il vecchio detto non c'è due senza tre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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