Una preghiera ecumenica, e la richiesta di corridoi umanitari per accogliere i migranti. La Comunità di Sant'Egidio celebra così, a modo suo, il Ramadan, mese sacro di digiuno e preghiera dei musulmani. «In occasione del mese sacro del Ramadan - si legge in un comunicato dell'organizzazione - la Comunità di Sant'Egidio e le diverse comunità islamiche di Milano si ritroveranno insieme». Appuntamento oggi alle 19.30 presso la chiesa di San Bernardino in via Lanzone «per pregare gli uni accanto agli altri e mangiare insieme, festeggiando l'Iftar, la rottura del digiuno». «Dal 2007 - dicono dal movimento cristiano, con vocazione per l'estero - a Milano Sant'Egidio vive questo momento di amicizia e spiritualità con molti musulmani durante il mese di Ramadan».
Sant'Egidio cita Papa Francesco: «Le minacce sono alimentate dalla cultura dell'odio. Gli atteggiamenti e i comportamenti negativi nei confronti di chi è diverso da noi sono purtroppo numerosi: sospetto, paura, rivalità, discriminazione, esclusione, persecuzione, polemica, insulti e maldicenze, per citarne solo alcuni».
«Parteciperanno all'iniziativa - l'annuncio - anche diversi rifugiati, giunti in Italia con il programma dei corridoi umanitari di Sant'Egidio dai campi di prigionia della Libia, dalla Siria, dall'Afghanistan, dal Corno d'Africa e dal campo profughi di Lesbo, o frequentanti le Scuole di lingua e cultura italiana della Comunità».
«Persone di fedi diverse - conclude Sant'Egidio - invitano insieme a implementare i corridoi umanitari, a soccorrere chi attraversa il Mediterraneo e ad aprirsi all'accoglienza di quanti cercano qui un futuro migliore».
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