Crosetto: "Contro Salvini e il centrodestra c'è l'ombra delle procure"

Il centrodestra sfiora il 50% nei sondaggi, ma l'ex coordinatore di Fratelli d'Italia gela lo studio di Omnibus: "Temo che interverrà un soggetto che spesso ha condizionato la nostra vita politica, le procure"

Crosetto: "Contro Salvini e il centrodestra c'è l'ombra delle procure"

La Lega resta il primo partito in Italia e Matteo Salvini il leader più apprezzato, con il 40% delle preferenze e un vantaggio di almeno 8 punti rispetto al premier Giuseppe Conte. Il centrodestra, unito, sfiora il 50%, mentre sarebbe oltre la metà degli italiani a bocciare l’operato dell’esecutivo giallorosso.

A fotografare lo scenario politico italiano è l’ultimo sondaggio di EMG Acqua realizzato per Agorà, la trasmissione di Serena Bortone, in onda su Rai 3. Il capo del Carroccio vuole mandare a casa il governo, ma non sono pochi gli ostacoli che lo aspettano nella sua corsa a Palazzo Chigi. Tenuta dei giallo-rossi a parte. È Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia ed ex coordinatore nazionale del partito, ad ipotizzare che a frenare l’avanzata di Salvini, possano essere i giudici.

"Chi immagina un centrodestra gioiosa macchina da guerra, sbaglia”, ha detto stamattina ad Omnibus, su La7, l’ex parlamentare. “Temo – ha aggiunto - che interverrà un soggetto che spesso ha condizionato la nostra vita politica, le procure". Dopo il Russiagate in salsa nostrana, insomma, secondo l’indiscrezione lanciata dal politico, in vista potrebbero esserci altri guai giudiziari per il leader leghista. “Imprevisti” come quello con cui sta facendo i conti Matteo Renzi, alle prese con l’indagine sui presunti finanziamenti illeciti della Fondazione Open all’ex premier, oggi leader di Italia Viva.

Ed è proprio il tema della giustizia, dopo il dibattito sul Mes, a spaccare la maggioranza. A poche settimane dall’entrata in vigore della riforma del ministro Alfonso Bonafede, le due anime del governo non sono ancora riuscite a trovare un accordo sul nodo della prescrizione. “Giustizia va fatta nei confronti dei cittadini – nota ancora Crosetto - abbiamo procure in Italia dove vanno in prescrizione il 3% dei reati, altre dove questa percentuale sale al 60%, magari a fronte dello stesso numero di organico, il tema non è allungare i termini”. Sulla riforma partorita da Bonafede il politico di centrodestra attacca: "Si passerebbe dal fine pena mai al fine processo mai”. “Processi che durano dieci, venti o tent’anni non sono compatibili con la vita umana”, ironizza. I tempi della giustizia, insomma, per l’ex deputato, devono essere ragionevoli, altrimenti non si va da nessuna parte.

Nel frattempo il governo cerca una soluzione, con l’ex

guardasigilli, Andrea Orlando, che ha annunciato di aver ultimato una proposta per emendare la riforma. Proposta che nelle prossime ore verrà presentata al ministro Bonafede e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

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