L'Unione europea non può ignorare ciò che sta accadendo in queste ore a Cuba, né le gravi violazioni di diritti umani che si stanno compiendo sull'isola caraibica ai danni della popolazione da parte del regime. Ne è convinto il fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che ha annunciato un'interrogazione parlamentare sul suo profilo social per chiedere un intervento delle istituzioni europee. "L'11 luglio - sottolinea Berlusconi - si è svolta la più grande manifestazione di protesta dei cittadini cubani contro il regime comunista al grido di "libertà", motivata dalla grave situazione economica, sanitaria e sociale. Con una interrogazione parlamentare abbiamo chiesto un intervento dell’Unione europea e sanzioni contro coloro che istigano a scontri violenti tra la popolazione cubana per mettere a tacere le manifestazioni pacifiche".
Cuba, Silvio Berlusconi e il Ppe chiedono il rispetto dei diritti umani
Nell'interrogazione presentata da Forza Italia si chiede "in che modo il Seae (il servizio europeo per l'azione esterna, il servizio diplomatico dell'Ue) e la delegazione dell'Ue all'Avana intendono trasmettere la solidarietà dell'Unione europea ai cittadini cubani che, pacificamente, sono scesi in piazza per protestare contro la mancanza di libertà, la crisi sociale e la repressione? Chiederà al Consiglio sanzioni contro coloro che istigano a scontri violenti tra la popolazione cubana per mettere a tacere le manifestazioni pacifiche? Ritiene - incalza l'ex premier - che l'ordine di combattimento emesso dal presidente Díaz-Canel sia conforme alle disposizioni dell'Accordo di dialogo politico e cooperazione tra l'UE e Cuba in materia di garanzia e protezione dei diritti umani?". L'iniziativa dell'ex premier è supportata dal Partito popolare europeo. Come riporta l'Adnkronos, infatti, gli eurodeputati italiani e spagnoli del Ppe hanno presentato un'interrogazione al vicepresidente della Commissione Europea è Alto Rappresentante Josep Borrell sui recenti sviluppi a Cuba. Nell'interrogazione, cofirmata proprio da Silvio Berlusconi e Antonio Tajani, gli eurodeputati chiedono che l'Ue intervenga per garantire una transizione pacifica fra il regime comunista e la democrazia. "Da ieri, centinaia di manifestanti sono stati arrestati. Il Partito Popolare Europeo chiede democrazia, libertà e cooperazione fra Europa e Cuba", conclude il Ppe.
Che cosa sta succedendo sull'isola
La situazione sull'isola caraibica è esplosiva e il regime reagisce con la forza. Cuba è sconvolta dalle proteste più massicce degli ultimi trent’anni. Le dimostrazioni hanno avuto inizio nella città di San Antonio de los Baños ed in quella di Palma Soriano ma si sono poi estese, grazie ai social media ed ai mezzi di comunicazione, anche nella capitale L’Avana dove migliaia di persone hanno marciato nel centro cittadino. Le motivazioni delle proteste sono semplici, quasi basilari e riguardano la scarsità di cibo, l’alto costo della vita paragonato al salario medio ed il risentimento nei confronti del regime comunista, che ora teme per il proprio futuro. "Ci sono morti, feriti, arrestati e desaparecidos. Non sappiamo con precisione quanti e dove perché la sospensione di Internet e delle linee telefoniche è generalizzata a Cuba" denuncia su Twitter Yoani Sanchez, la nota blogger e attivista cubana, riferendosi alla repressione messa in atto dal regime.
"A poco a poco - afferma -attraverso i canali criptati, i messaggi e le reti sociali si sta conoscendo il bilancio della repressione contro il sollevamento popolare, numero ed inedito, che è iniziato domenica nel Paese"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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