Totò Cuffaro tiene fede al suo soprannome "vasa vasa", che in siciliano significa "bacia bacia". E ricambia le parole di affetto che Beppe Grillo, nel suo comizio palermitano di mercoledì sera, gli aveva riservato con un'abbondante dose di ironia. "Cuffaro è tornato a baciare, è tornato è tornato in strada. È di nuovo grasso, è tenero, è stato l'unico ad andare in carcere, poverino. Voglio baciarlo anch'io, in bocca, con una lingua lunga cinque metri per soffocarlo dall'interno. Dai, sto scherzando", le parole scherzose ma pesanti del garante del Movimento 5 Stelle.
L'ex senatore dell'Udc, condannato in via definitiva nel 2011 per favoreggiamento aggravato alla mafia e uscito per buona condotta nel 2015, ha colto alla lettera l'invito di Grillo, rispondendogli con un sarcasmo pari se non superiore a quello del comico genovese.
"Non bacio con la lingua i miei amici, ancor più se sono maschi. Si è vero, ho ripreso qualche chilo, ma resto pur sempre meno grasso di Peppe Grillo che resta indiscutibilmente il mio comico preferito: mi fa ridere sempre. Non condivido molte delle sue idee e dei suoi programmi politici ma sono contento di suscitargli tenerezza: anche io ne provo tantissima per lui. La tenerezza - ha detto Cuffaro - è la parte sana e più genuina dei sentimenti e quella sicuramente più sincera. Se ce ne sarà l'occasione bacerò Beppe Grillo con lo stesso affetto e la stessa sincerità con cui bacio i miei amici e sono sicuro che sarò ricambiato con la stessa passione.
Ma senza lingua: io e Beppe, almeno in questo, siamo uguali", la chiusura caustica dell'ex senatore.Alle elezioni comunali di Palermo in programma l'11 giugno, Grillo e Cuffaro appoggiano due candidati diversi. Distanti politicamente, ma così vicini nei sentimenti...
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