"Nardella parla di errore umano? Ma sono tubi vecchi, risalgono ai tempi in cui Firenze era Capitale d'Italia". A dirlo all’Huffington Post è Erasmo D'Angelis, direttore dell'Unità (ancora per pochi giorni ndr) che dal 2009 al 2013 ha presieduto Publiacqua, la società che gestisce il servizio idrico integrato di Firenze e dei comuni limitrofi.
“È molto facile polemizzare o fare demagogia su queste voragini improvvise causate da rotture di tubazioni”, dice D’Angelis parlando delle polemiche sulla voragine che ha colpito il Lungarno Torrigiani. Ma “la rete idrica fiorentina è tra le più antiche d'Italia, - spiega - nata quando Firenze era Capitale. Ha una lunghezza totale di 1256 chilometri, oltre a ulteriori 800 chilometri di fognature. Un terzo di queste tubazioni supera i 50-60 anni e oltre questa soglia di età è naturale possano collassare. Tra questi tubi c'è anche quello che si è rotto, dal diametro di circa 70 centimetri”.
D’Angelis difende il suo operato e attribuisce la colpa alle tubature vecchie di 50-60 anni e non contraddice la tesi del sindaco Dario Nardella che tutto dipenda da un errore umano.“In Italia – spiega ancora il direttore dell’Unità - ci sono circa 350mila chilometri di tubazioni: di queste 170mila sarebbero da rottamare. E questo provoca una costante perdita d'acqua inaccettabile: siamo il Paese in Europa che perde più acqua. Oltre un terzo di quella che immettiamo nella rete idrica va sprecata”.
D’Angelis risponde anche sul prezzo della bolletta dell'acqua ritenuto troppo elevato dai fiorentini. “A Firenze è stato fatto un miliardo di investimenti. C'è una bolletta media per famiglia di 240 euro all'anno rispetto a quella italiana che è di 160 euro. Ma nella classifica europea le nostre tariffe sono le più basse insieme alla Romania e alla Bulgaria, inferiori anche a quelle della Grecia. Gli olandesi pagano intorno ai mille euro, gli inglesi circa 900 euro e i tedeschi 800 a spanne”.
Da parte dell’ex presidente di Publiacqua c’è anche una strenua difesa dell’operato dell’attuale premier che in qualità di sindaco del capoluogo toscano “ha anche chiuso una pagina vergognosa di scarico delle fognature nell'Arno” e “investendo 71 milioni oggi l'Arno è l'unico fiume italiano che non riceve più scarichi fognari”.
Per D’Angelis sono folli anche le critiche verso il ministro Maria Elena Boschi, già membro del Cda di Publiacqua,“Chi muove queste accuse è all'oscuro del lavoro che fa qualsiasi azienda idrica. Non sanno di cosa parlano. La buttano in polemica, ma così è troppo facile”, conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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