"Danni a Zaporizhzhia, rischio fuga radioattiva" Ispettori Aiea in arrivo

Kiev accusa: "Torturati i dipendenti". Mosca nega e impone il silenzio ai tecnici ucraini

"Danni a Zaporizhzhia, rischio fuga radioattiva" Ispettori Aiea in arrivo

I missili russi che continuano a cadere sulla città e sul terreno della centrale nucleare di Zaporizhzhia. I danni all'impianto, che secondo la società ucraina per l'energia atomica Eneroatom è stato danneggiato, con il rischio di perdite di idrogeno e polverizzazione di sostanze radioattive. Gli operatori torturati dai russi - svela un dipendente - arrestati e mandati nei sotterranei perché non «parlino troppo» quando, i primi giorni della prossima settimana, forse già domani, lunedì, arriveranno gli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica. È per questo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non smette di ricordare il rischio di «disastro nucleare» che si sta correndo a causa della situazione nella centrale di Zaporizhzhia. «Come risultato di bombardamenti russi ricorrenti - avverte Eneroatom - l'infrastruttura è stata danneggiata, ci sono alti rischi di incendi e di perdite di idrogeno e polverizzazione di sostanze radioattive». Perciò Zelensky invoca: «L'Aiea arrivi prima possibile».

Il grande giorno dell'arrivo degli ispettori internazionali è fissato per la prossima settimana, secondo anticipazioni del Wall Steet Journal, e sarà indispensabile per tentare di capire qual è la situazione reale all'interno dell'impianto. Mosca fino a ieri rassicurava tramite il portavoce del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov, che il livello di radiazioni «rimane normale» e che «un'unità militare specializzata russa sta sorvegliando il perimetro esterno dell'impianto», mentre l'artiglieria ucraina avrebbe colpito tre volte il sito. Ma l'Occidente ha imparato a non fidarsi degli annunci russi. E l'Ucraina continua a temere, dopo le rilevazioni di un dipendente alla società nazionale Energoatom, che la verità non possa emergere nemmeno con l'arrivo dei rappresentanti internazionali.

I dipendenti ucraini della centrale sono sotto minaccia - riporta Ukrinform - proprio perché non riferiscano agli ispettori Aiea dei rischi sulla sicurezza dell'infrastruttura. Vengono arrestati e portati nei sotterranei dai servizi speciali russi, che li torturano. «Le persone tornano da queste conversazioni e non dicono una parola. Non sarà una sorpresa se durante la visita inizieranno improvvisamente a dire ciò che gli è stato suggerito», ha spiegato un dipendente. Secondo altre voci interne, Mosca ridurrà al minimo la presenza del personale ucraino e metterà in ogni stanza del centro di controllo diversi rappresentanti russi «che grideranno ad alta voce che stavano aspettando la liberazione dal regime di Kiev».

Intanto alle Nazioni Unite, la Russia ha bloccato l'adozione del documento finale della decima conferenza sul trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), che mira a prevenire la diffusione delle armi atomiche. Mosca, unica ad esprimere parere contrario, si è opposta a uno dei paragrafi che evidenzia «la massima importanza di assicurare il controllo delle autorità ucraine competenti sulle infrastrutture nucleari, come la centrale di Zaporizhzhia».

E dal ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto arriva l'annuncio: l'azienda pubblica russa dell'energia nucleare Rosatom inizierà nelle prossime settimane, sulla base di un accordo del 2014, a costruire due nuovi reattori nucleari in Ungheria. «Garantiremo la sicurezza energetica dell'Ungheria a lungo termine e proteggeremo gli ungheresi dalle oscillazioni selvagge dei prezzi dell'energia».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica