Che il silenzio elettorale sia una norma evidentemente non valida per tutti è stato spesso e volentieri dimostrato in numerose altre occasioni in passato: a sentirsi quest'oggi esentato dal rispettare le regole è il presidente del Napoli Aurelio De LaurentiIs, che tende una mano all'amico fidato e governatore uscente (ma in odore di riconferma) Vincenzo De Luca.
E lo fa con un tweet delle 10:27, ovvero quasi tre ore e mezza dopo che i seggi avevano aperto i battenti per accogliere gli elettori chiamati alle urne per le consultazioni regionali (in Veneto, Toscana, Campania, Marche, Liguria, Puglia e Valle d'Aosta) e per il referendum nazionale sulla proposta fatta dai CinqueStelle con lo scopo di ridurre il numero dei parlamentari.
A rendere ancora più grave il messaggio postato da De Laurentis è il fatto che parli non solo per sé stesso (il che sarebbe già una violazione del silenzio elettorale), ma che estenda il contenuto del suo messaggio a nome di tutta la società sportiva Calcio Napoli da lui rappresentata. "Cari Campani, il Napoli sostiene la candidatura di De Luca per il secondo quinquennio di presidenza della Campania", dice chiaramente il presidente iniziando la sua sviolinata elettorale."Oggi è l’unico politico che può risollevare le sorti della Regione a livello nazionale e internazionale. Non abbiate dubbi. È lui l’uomo migliore del momento".
Un sostegno forte che evidentemente affonda le sue radici anche negli accordi che si profilano all'orizzonte circa la riapertura dello stadio San Paolo.
"Se io non posso stare a contatto con un tifoso, non posso neanche fare uno sport di contatto. Il tampone va fatto insieme al biglietto", aveva dichiarato giorni addietro De Laurentis, come riportato da "Il corriere del Mezzogiorno". L'intenzione, ovviamente, quella di riportare il pubblico sugli spalti dello stadio di Napoli. "Noi che siamo qui per fare le comparse? Siamo qui per spendere soldi in nome di un governo impreparato e incapace? Sia quello sportivo sia quello del Paese. Tutti lanciano la pietra e nascondono la mano", aveva aggiunto il presidente, parlando anche di cifre.
"Essendoci il metro di distanza vorrei avere uno spettatore ogni due, dunque circa 23 mila spettatori allo stadio", aveva aggiunto. Di sicuro un ragionamento non fatto in modo autonomo, dato che dovrebbe essere proprio il governatore De Luca a dare un'autorizzazione del genere. Presidente della Regione con cui i rapporti sono ottimi: basti ricordare i lavori di ristrutturazione del San Paolo effettuati in occasione delle Universiadi 2019 (per un esborso di circa 25 milioni di euro).
Lo stesso De Luca, proprio durante la sua campagna elettorale, non aveva mancato di ricordare l'importante medaglia appuntata al suo petto dinanzi agli elettori nepoletani: "Con 25 milioni di euro il San Paolo è un altro stadio. Il futuro è già iniziato", aveva scritto su Facebook.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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