Pier Silvio Berlusconi: "Tv generalista morta? Per Mediaset una spinta ad innovare"

L'ad di Mediaset presenta i palinsesti. "Il decreto? Capire per parlare di cifre"

Pier Silvio Berlusconi: "Tv generalista morta? Per Mediaset una spinta ad innovare"

È un giudizio per ora sospeso quello di Pier Silvio Berlusconi sul decreto Dignità e nello specifico sull'eliminazione degli spot legati al gioco d'azzardo che contine. "È ovvio che ci tocca dal punto di vista del fatturato", dice l'amministratore delegato di Mediaset, che però attende di vedere i contenuti prima di dire di più su una misura che potrebbe tagliare fortemente la raccolta pubblicitaria.

Ma al ministro del Lavoro che ha definito "morta" la tv generalista, risponde: "Prendo le frasi di Di Maio come una spinta a innovare, e non può che essere una spinta condivisibile e benvenuta. Tutto si può dire, ma non che Mediaset non innovi o non rischi".

"È possibile" che il Biscione torni a dare dividendi a fine 2018, dice Berlusconi a Montecarlo, dove vengono presentati i nuovi palinsesti. E parla dei Mondiali come di una "sfida vinta non solo commercialmente ma anche editorialmente". E se sogna la competizione con l'Italia per il futuro delle reti, ha ben chiaro: "Avremo a che fare con i conti, con le offerte degli altri concorrenti, con dei prezzi fuori dalla logica di costi e ricavi".

Sull'ipotesi di un'unione con Tim la risposta è intanto chiara. "È fantafinanza. Il treno ormai è passato". E con altrettanto scetticismo Berlusconi guarda all'idea di Beppe Grillo di privatizzare due delle reti Rai. "Non c'è spazio sul mercato italiano per altri editori di reti generaliste".

Per quanto riguarda invece Rete4, arriva un nuovo look. Si comincia con il simbolo, che diverrà un cerchio arancione con un 4 bianco all'interno. "Ci sembrava giusto e importante portarla a una dimensione più da rete generalista per differenziarsi dal resto - aggiunge - La strada dell'informazione è quella giusta, ma non è una Rete4 pensata contro La7".

Il nuovo tg avrà come con direttore Gerardo Greco e cinque serate alla settimana in prime time autoprodotte: una di divulgazione con un

programma del nuovo acquisto Roberto Giacobbo, un talk show politico con Nicola Porro, uno di dibattito sui temi di attualità con Gerardo Greco, il ritorno di Quarto Grado con Gianluigi Nuzzi e una serata di Piero Chiambretti.

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