Hanno fatto molto rumore le parole della premier sulle statistiche legate all'odioso reato di violenza sessuale. «Mi diranno razzista - aveva detto Giorgia Meloni pochi giorni fa nel corso di un'intervista - ma c'è un'incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate». E la coda di polemiche che queste parole si sono trascinate dietro non accenna a spegnersi.
La Meloni aveva fornito anche una spiegazione indicando negli immigrati «entrati illegalmente» i maggiori responsabili, «perché quando non hai niente si produce una degenerazione che può portare da ogni parte».
Parole che furono accolte da un coro di proteste, corroborate da dati che apparentemente smentirebbero la premier. Le cifre ufficiali, quelle raccolte, elaborate e diffuse dal Ministero dell'Interno, però, sembrano dare ragione alla presidente del Consiglio.
È stato infatti diffuso uno studio dedicato al disagio giovanile e ai reati commessi da minori nel nostro Paese. Un dato su tutti sembra validare la tesi della Meloni: quello riguardante i minorenni colpevoli di violenza sessuale. «Rispetto alle segnalazioni di minori denunciati e/o arrestati per violenza sessuale, tra il 2022 ed il 2023, si registra un incremento dell'8,25% nel totale - spiega il rapporto -. L'analisi dei dati statistici condotta in base alla nazionalità dei minori denunciati e/o arrestati mostra che, negli ultimi due anni del periodo in esame l'incidenza delle segnalazioni di minori stranieri registra un lieve aumento (54,64% nel 2022 e 56,19% nel 2023). L'ultimo anno in esame si chiude con 138 reati commessi da italiani e 177 da ragazzi immigrati. Calcolando anche la disparità delle proporzioni numeriche dei due gruppi presi in esame si può dedurre che le parole della premier erano tutt'altro che inficiate da un pregiudizio.
La ricerca poi si concentra sulle 14 città metropolitane. E su tutti emerge un dato. Nel corso del 2023 le violenze sessuali commesse da giovani immigrati sono cinque volte superiori a quelle degli italiani. Un numero, tra l'altro, raddoppiato rispetto all'anno precedente.
Il fenomeno si inquadra in un devastante contesto dove la violenza sulle donne registra un incremento preoccupante. Nel 2023, per esempio, l'accesso ai Pronto soccorso di donne vittime di violenza e abusi è cresciuto del 17,3%. Le giovani donne tra i 18 e i 34 anni sono le più numerose. Sono dti forniti dal Ministero della Salute.
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, parlando di femminicidi considera il fenomeno una «piaga sociale»: dall'inizio dell'anno sono più di 90 infatti le vittime di omicidio.
E, commentando il dato, il ministro fa riferimento proprio alla cura che si deve tenere nell'educare le nuove generazioni, proprio quella interessata dai report sulle violenze sessuali. «È un fenomeno complesso che affonda le radici in pregiudizi e stereotipi. Occorre promuovere un cambiamento profondo educando le nuove generazioni al rispetto».
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