"Esprimiamo la solidarietà al nostro Alessandro Amorese, responsabile nazionale editoria di Fratelli d'Italia e capogruppo in Consiglio comunale a Massa, che è stato inspiegabilmente oscurato da Facebook". Così il deputato Giovanni Donzelli attacca il noto social network che ancora non ha reso note le motivazioni di tale censura.
"Assumere una decisione del genere senza spiegarne le ragioni è un metodo da regime", aggiunge Donzelli chedefinisce l'accaduto "un serio problema di democrazia". Il diretto interessato, infatti, spiega: "Facebook non solo ha chiuso il mio profilo ma stabilito che non posso aprirne un altro. Di fatto non posso più usare il social network, sul quale fino a ieri gestivo anche alcune pagine culturali dedicate a cultura anticonformista". Amorese, che aveva quasi 5mila amici, lamenta il fatto che quella di Facebook sia "una decisione insindacabile" ma priva di spiegazioni. "Qualche giorno fa avevo trasmesso sul mio profilo la diretta di un convegno organizzato da Fratelli d'Italia sugli abusi di Bibbiano - aggiunge Amorese - ma voglio sperare che questo non c'entri niente".
Donzelli, dal canto suo, ha promesso che Fratelli d'Italia lavorerà su una proposta di legge "che impedisca ai social network di agire arbitrariamente" perché "anche loro devono rispettare le leggi e le regole di uno Stato di diritto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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