Detenuto spara all'interno del carcere

Sparatoria all'interno del carcere di Frosinone. A premere il grilletto è stato un detenuto di trent'anni che prima ha minacciato un agente ella penitenziaria e poi ha fatto fuoco contro altri tre compagni di cella, ferendoli

Detenuto spara all'interno del carcere

Sparatoria all'interno del carcere di Frosinone. A premere il grilletto è stato un detenuto di trent'anni che prima ha minacciato un agente ella penitenziaria e poi ha fatto fuoco contro altri tre compagni di cella, ferendoli. Subito dopo ha consegnato spontaneamente l'arma. Mistero su come sia entrata la pistola nell'istituto penitenziario, tra le ipotesi anche quella che possa essere stato un drone ad introdurla. Ieri sera il detenuto è stato trasferito in un altro carcere, ma le polemiche su quanto accaduto non si placano. È intervenuto anche il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, che ha deciso un'ispezione. Per chiarire al più presto i risvolti della vicenda ha chiesto al capo del Dap, Bernardo Petralia, di annullare tutti i suoi impegni per recarsi oggi stesso a Frosinone. Questa mattina è atteso anche il provveditore del Lazio, Carmelo Cantone, poi nel pomeriggio ci sarà una riunione straordinaria anche con i direttori generali del personale e dei detenuti. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso solidarietà alle donne e agli uomini della penitenziaria, chiedendo al ministro e ai vertici del Dap interventi immediati.

I sindacati sono sul piede di guerra, lamentano carenze di organico, di strumenti e di formazione che metterebbero a rischio l'incolumità dei lavoratori, e chiedono serie politiche di investimento. «Non possiamo accettare una situazione così aberrante, il sistema penitenziario è ormai inevitabilmente compromesso», dice Stefano Branchi, Fp Cgil Roma e Lazio.

«Mentre attendiamo invano da mesi che la Cartabia batta un colpo, nella casa circondariale di Frosinone i colpi arrivano - continua - ma dalla pistola in possesso di un detenuto verosimilmente introdotta con un drone. Solo qualche giorno fa, dopo il parto in carcere, ci chiedevamo cos'altro dovesse accadere affinché il governo facesse seguire alle passerelle e agli annunci atti concreti e tangibili».

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