"Detrazioni fiscali e nuove assunzioni per far ripartire il mondo della cultura"

Il presidente della Commissione alla Camera Federico Mollicone: "Più risorse al settore"

"Detrazioni fiscali e nuove assunzioni per far ripartire il mondo della cultura"

Dopo un traballante mantenimento favorito da una fortunata parentesi estiva, l’economia della bellezza (17,2% del Pil nazionale - Ifis 2021) si trova di fronte a nuove complicazioni: luoghi chiusi, sussidi insufficienti e una legge di bilancio che si prospetta totalmente dedicata alla crisi energetica. Il Ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano e le Commissioni Cultura si trovano a giocare un ruolo fondamentale per il riassestamento del sistema culturale postpandemico. Il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, forte di un’esperienza che lo vede impegnato sul campo dal 1992 racconta alcuni punti cardine del nuovo Governo Meloni per la reinterpretazione del comparto cultura.

Quali sono stati i primi passi della Commissione?

“Per favorire il rilancio dei luoghi di cultura il Parlamento ha già approvato gli indirizzi culturali sulle politiche di detrazione e defiscalizzazione anche in ottica sussidiaria con i privati. Abbiamo convocato tutti i dirigenti per definire lo stato dell’arte del Pnrr e garantire i prossimi finanziamenti. Stiamo supportando il Ministro nel cercare altre risorse sul reddito di discontinuità per gli artisti che, non potendo essere inserite nella prossima legge di bilancio dedicata alla crisi energetica, saranno trattate con iniziative specifiche.”

Si sta riservando particolare attenzione al settore audiovisivo?

È necessario controllare il conflitto con le piattaforme digitali che oggi stanno divorando pezzi del mercato cinematografico attuando una politica di interesse nazionale. Sono stati stanziati 10 milioni di sostegno alle sale cinematografiche per rivedere le misure del mercato distributivo e invitare i soggetti a reinterpretare i propri ruoli. Sull’audiovisivo e sul cinema la Commissione supporterà l’azione del sottosegretario Borgonzoni nella valorizzazione del sistema di distribuzione digitale RaiPlay per costituire una piattaforma aggregante sul modello della BBC, che possa entrare in concorrenza con Neftlix nella distribuzione europea. Partendo dai 6 milioni di spettatori di RaiPlay si può auspicare legittimamente di raggiungere 30 milioni aggregando tutte le piattaforme presenti nella filiera Rai, Cinecittà, Istituto Luce e i produttori indipendenti, come Mediaset e Sky.”

Il sistema culturale necessita di personale. Il bando delle 500 assunzioni basterà?

“Il ministero della cultura (3.800 musei ndr) necessita di un organico di 18 mila unità e attualmente si è a 10 mila: il disavanzo è notevole. Non si potrà prescindere dall’impegno di estendere i numeri delle assunzioni considerando anche l’attuale età media dei dipendenti. Contemporaneamente restano aperti altri temi impellenti come l’uso della tecnologia digitale: sono pochissimi i musei italiani in grado di fare valorizzazione digitale e pochi quelli che hanno un account o la biglietteria elettronica. Le linee del nuovo Governo puntano a rendere i luoghi di cultura attrattori policulturali, integrando le rievocazioni storiche con i musei locali sull’esempio di Hampton Court a Londra.

Per il prossimo futuro?

È in evidenza la possibilità di detrazione del consumo culturale individuale, su cui chiederemo agli uffici del ministro Sangiuliano e del Sottosegretario Mazzi di applicarlo almeno come opzionale al sistema delle medicine per le fasce meno abbienti.

Solleciteremo il Ministro all’aumento delle dotazioni del Fondo sulla Rievocazione Storica dove molte città sono rimaste in lista d’attesa. Infine, lavoreremo per cambiare la macchina culturale in tutti i suoi rappresentanti e ci prepareremo alle prossime grandi sfide del Giubileo del 2025 e dell’Expo di Roma 2030.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica