Non si spegne il caso dei migranti salvati dalla Vos Thalassa e poi sbarcati dalla Diciotti nel porto di Trapani. Di fatto sullo sbarco di questi 67 migranti si è creato un vero e proprio scontro tra Viminale e magistratura sulle indagini per identificare i responsabili dei tafferugli scattati a bordo del rimorchiatore italiano prima dell'intervento della Guardia Costiera. Di fatto alcuni migranti avrebbero minacciato il comandante della Thalassa intimandogli di non fare rotta verso la Libia e ordinandogli di navigare verso Nord, verso l'Italia.
I capi rivolta sarebbero un ghanese e un sudanese. Il ministro degli Interni aveva affermato di voler dare l'ok allo sbarco a Trapani solo dopo il fermo dei responsabili della "sommossa". Poi la telefonata di Mattarella a Conte ed è arrivato il semaforo verde alle procedure di sbarco. Fin qui i fatti. Adesso c'è una novità. La posizione dei due migranti che erano indagati per quanto accaduto sulla Thalassa si fa più complicata ed è scattato il fermo. Il sudanese Bichara Ibrahim Tijani e il ghanese Ibrahim Amos sono stati fermati dalla Procura di Trapani.
Adesso non sono più accusati di violenza privata in concorso ma devono rispondere anche di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale aggravato e continuati. I due sono anche accusato di concorso in favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Adesso i due saranno ascoltati per chiarire cosa sia successo davvero a bordo del rimorchiatore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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