Il viaggio di Giorgia Meloni a Bali è stato un successo, e solo chi fosse animato da spirito partigiano o ignorante di relazioni internazionali, potrebbe sostenere il contrario. Al di là dei bilaterali con Cina e India, è stato siglato un patto ferreo con Biden, in perfetta continuità con Draghi. Per cui, da oggi, potremmo definirla Giorgia l'Amerikana - ed è, almeno per noi, un gran complimento. E non era affatto scontato. Dal lato di Biden, Meloni in passato era venuta negli Usa per le iniziative dell'ala più estrema dei Repubblicani, quella di Trump. Non proprio un viatico per un presidente democratico. Dal lato di Meloni, la cultura politica in cui è cresciuta, la destra sociale, è sempre stata venata da ampie striature di autentico anti americanismo, anche quando alla Casa Bianca v'erano i Reagan e i Bush. Il legame si è stretto sull'Ucraina, su cui Meloni è sempre stata ferma, fino alla ottima dichiarazione sui missili caduti in Polonia, la cui responsabilità cade comunque sui russi. Dal lato di Meloni, pragmatismo e allontanamento virtuoso dalla cultura di provenienza, da parte di Biden un atteggiamento da vecchio dem, lontano dal settarismo della coppia Obama-Clinton, che trattava con pregiudizio chi non apparteneva alla sinistra. Per i vecchi dem, una volta che un governo ha assicurato la fedeltà atlantica, le differenze politiche rimandano alla discussione interna, di cui storicamente gli Stati Uniti solo sempre molto rispettosi. Però, c'è un però. E riguarda proprio questa categoria di «atlantismo». Essa non è il semplice schierarsi a fianco degli Stati Uniti e della Nato. L'atlantismo è stato fin dalle origini una filosofia politica che escludeva, ad esempio, i paesi dittatoriali, come la Spagna franchista, anche se faceva eccezione per la Turchia che però, a parte i brevi periodi di colpi militari, è sempre stata una democrazia, sia pure sui generis. L'atlantismo è adesione alla democrazia liberale. È perseguimento del libero mercato, e scarsa fiducia nell'intervento statale. È, soprattutto con Biden, europeismo, cioè cooperazione e non scontro tra i paesi Ue. L'atlantismo è infine globalismo, una concetto che, fino a poche settimane fa, la stessa Meloni utilizzava in senso dispregiativo. È convinzione che il vecchio nazionalismo non abbia più senso e che gli Stati debbano devolvere sovranità.
Ebbene, nella cultura politica di alcuni partiti della maggioranza, e anche dai primi passi di questo governo, ci pare che queste condizioni siano molto meno sentite. È bene quindi che l'atlantismo, predicato fuori dai confini nazionali, applichi i suoi valori anche nella politica interna. Insomma, o si è atlantisti o si è sovranisti, tertium non datur.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.