Domande errate nel test. Salta il concorso di Roma

In un quesito due volte la stessa risposta. "Non abbiamo quiz di riserva". E scoppia la rivolta

Ai tempi in cui i «concorsoni» (tipica follia italiana che, per poche decine di posti disponibili, mobilita centinaia di migliaia di candidati) si facevano con carta, calamaio e penna, non sarebbe accaduto. Ma oggi, ai tempi dell'«esame digitalizzato», con i tablet al posto dei fogli, può accadere che per una trascurabile svista in una risposta multipla a un quesito del test, l'intera sessione venga annullata e tutti i candidati vengano rispediti a casa: «Scusate, dovrete tornare il 5 luglio». È accaduto ieri durante la prova scritta riservata alla tranche di 1.500 persone (in totale le domande presentate ammontano a 230mila) che aspirano all'assunzione al Comune di Roma dove sono in palio la miseria di 43 posti. Da tutta Italia i potenziali «funzionari amministrativi» (ma la «lotteria» riguarda pure figure di livello inferiore) si sono riversati nella Capitale affrontando viaggi a volte lunghissimi e dispendiosi. Giovani laureati e diplomati sono arrivati da Nord, Centro e Sud (isole comprese) rispondendo al bando indetto dal Municipio più prestigioso del Paese. Uomini e donne eleganti e ben disposti, ma che ieri mattina hanno rischiato di trasformarsi in hooligans. La rivolta - comprensibilissima - è scattata quando il presidente della commissione si è rivolto alla folla con queste parole: «Purtroppo ci siamo accorti che in una domanda del test a risposta multipla ci sono due risposte uguali. Considerato che non sono previste domande di riserva e che comunque il cambio di elaborato non sarebbe tecnicamente possibile, la sessione è annullata e rinviata a data da destinarsi». Quale? «Boh». Apriti cielo: i pretendenti al posto fisso - che sono buoni e cari, ma quando li prendi in giro si incazzano come quelli delle partite Iva - c'è mancato poco che assaltassero la cattedra con i commissari d'esame. La situazione si è parzialmente calmata solo quando dal Comune di Roma hanno ufficializzato la data della nuova prova: «lunedì 5 luglio». Non proprio il massimo per chi dovrà riaffrontare una trasferta di centinaia di chilometri in un periodo magari programmato per le ferie estive.

Ieri la rabbia tra i beffati del concorsone (soprattutto quelli provenienti dalle regioni più lontane) era ai massimi livelli: «Ci è stato spiegato che i software utilizzati per i nostri tablet non consentono di tornare al punto di partenza, quindi risulta impossibile resettare il sistema e ricominciare da capo. Ma a noi chi rimborserà il tempo e i soldi che abbiamo sprecato inutilmente?». Ovviamente l'incidente è stato subito cavalcato dagli avversari della sindaca Raggi: «Caos al concorsone del Campidoglio: 1.

500 persone arrivate da tutta Italia costrette ad andarsene senza sapere se e quando si terrà nuovamente la prova, per un errore nel test. Tutto non funziona, affinché tutto continui a non funzionare. Basta. Roma non merita questo», ha twittato un tonitruante Roberto Gualtieri, candidato sindaco del centrosinistra.

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