Dottoressa no vax radiata dall'Ordine. Lei: "Me ne fotto"

È stata radiata dall'ordine dei Medici di Venezia la dottoressa Barbara Balanzoni, nota per le sue posizioni no vax, espresse in modo molto deciso sui social durante la pandemia.

«Balanzoni, che lavora come anestesista in libera professione in varie strutture sanitarie del Nord Italia, ha assunto - scrive l'Ordine - con toni violenti e aggressivi, una posizione di totale rigetto di tutta la gestione della pandemia, dai vaccini all'utilizzo del green pass, conducendo una campagna di aggressione verbale contro colleghi, ospedali, il ministero e lo stesso Ordine». Nel mese di febbraio, quando venne aperto il procedimento contro di lei, organizzò una manifestazione davanti alla sede dell'Ordine di Mestre con centinaia di sostenitori. Ora quel procedimento si è chiuso.

Secondo l'Ordine, infatti, avrebbe anche curato a casa diverse persone senza mai essersi «preoccupata di portare all'evidenza della comunità scientifica i risultati del suo lavoro». Le è stato inoltre contestato di «aver scoraggiato le persone dal recarsi in ospedale».

«Ha dichiarato di continuare a lavorare e prescrivere cure anti Covid anche dopo essere stata sospesa - scrive ancora Giovanni Leoni, che ha presieduto l'Ordine -. La Commissione ritiene molto grave il comportamento della collega che non ha semplicemente tentato di portare comuni cittadini al convincimento della sua posizione pseudo-scientifica senza tentare alcun confronto col mondo scientifico, ma ha millantato teorie che ad oggi non sono accreditate in alcun modo e screditato il lavoro dei colleghi che hanno scelto di rimanere nell'alveo della comunità scientifica, minacciandoli in tutti i modi di efferate ritorsioni». Ma lei non arretra di un millimetro. «Me ne fotto», scrive su Twitter.

Poi nel post con cui annuncia la sua cancellazione dall'albo, la 47enne emiliana elenca i nomi dei medici che hanno votato la sua radiazione, dandoli in pasto al popolo Novax. «Non dispiacetevi - dice - c'erano due possibilità. Diventare assassina o battermi per non esserlo. Ho scelto la seconda. Punto. L'alternativa era piegarmi alla medicina nazista. Non ho mai avuto dubbi su cosa fare».