Anche se ancora celata dietro sussurri e bisbigli, la corsa al Quirinale è già iniziata. Sergio Mattarella si è tirato fuori, non vuole in nessun modo ripetere la sua esperienza al Colle e ha gentilmente declinato l'idea di un secondo mandato. Marco Antonellis per Tpi.it ha sentito un ministro del governo Draghi che, nell'anonimato, ha dichiarato: "È chiaro a tutti che Mario Draghi vuole il Quirinale e non restare a Palazzo Chigi ostaggio dei partiti nel loro ‘anno elettorale’ ma è ancora troppo presto per capire quello che potrà realmente accadere". Il nome dell'attuale presidente del Consiglio sembra essere quello più quotato per succedere a Mattarella e lo ha confermato ad Antonellis anche un importante esponente della Lega: "È la persona giusta per il dopo Mattarella".
Al momento, però, Mario Draghi non si espone. Non sarebbe opportuno nella sua posizione, e nel momento politico attuale, esternare le sue velleità di salita al Colle. E l'ha fatto capire anche in un recente intervento: "Trovo estremamente improprio, per essere gentili, che si discuta del capo dello Stato quando è in carica. L’unico autorizzato a parlare del capo dello Stato è il presidente della Repubblica". Frasi di circostanza ovviamente, che potrebbero celare i veri interessi del presidente del Consiglio. La diplomazia e il fair play che da sempre lo caratterizzano hanno la meglio in questo momento ma se non è lui a esporsi c'è chi lo fa per conto suo.
Marco Antonellis ha sentito persone molto vicine a Mario Draghi, che hanno suggerito al giornalista di cercare la risposta alla possibilità di una salita al Colle da parte del premier nelle pagine di The Economist. È il riferimento della finanza e dell'economia che conta. E infatti, in uno degli ultimi numeri del settimanale economico, si legge: "A febbraio si apre la partita per il Quirinale e Sergio Mattarella ha escluso la possibilità di un secondo mandato. Quelli che lo conoscono dicono che Draghi vuole essere il prossimo presidente dell’Italia". Non che The Economist sia la voce della verità ma è certamente una voce autorevole, per di più internazionale, che conferma quanto già si sussurra nelle stanze dei Palazzi.
Il punto è che non tutti sono convinti della facilità di sbarco al Quirinale per Draghi, perché ben più di un ostacolo potrebbe intralciare la marcia del premier al Palazzo più importante. "Non bisogna dare nulla per scontato, molto dipenderà da come andranno avanti le riforme e dai tempi del Recovery, oltre che da quelli della ‘guerra al vaccino'", si mormora a Palazzo Chigi. Sono tanti i muri che si potrebbero inserire tra Mario Draghi e il Quirinale. Marco Antonellis ha sentito un importante esponente politico, che ha dichiarato: "La Lega con Salvini ha già dato il via libera alla candidatura dell’ex numero uno della Bce al Colle, ma Meloni e Tajani rimangono alquanto freddi sull’ipotesi".
Dal Pd, invece, fanno sapere che "Salvini vuole Draghi al Quirinale per poi andare alle elezioni anticipate.
Ma dubito che ci riusciranno se l’obiettivo è soltanto questo. Se Draghi sale al Colle viene giù tutto… E poi i parlamentari vogliono tenersi stretto il seggio almeno fino all’autunno del 2022, quando scatterà il vitalizio". La partita per il Quirinale è ancora aperta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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