Il Principe Harry potrebbe dover difendere la legittimità della sua permanenza in America. Heritage Foundation, una commissione conservatrice sostiene infatti che il secondogenito di Carlo non può essere entrato legalmente negli Stati Uniti perché ha ammesso di aver fatto uso di sostanze stupefacenti in passato e l'ha pure raccontato nella suo libro Spare. In effetti, ad altri cittadini britannici, tra cui Nigella Lawson, era stato proibito l'ingresso nel paese proprio per la stessa ragione. La commissione ha richiesto quindi al tribunale americano lo scorso venerdì di rendere noto il modulo sottoscritto per l'ufficio immigrazione per capire se aveva dichiarato di aver preso droghe da giovane. Nel suo memoir il duca di Sussex aveva ammesso di aver provato la cocaina, la marijuana e i funghi psichedelici, sostenendo che, mentre la cocaina «non gli aveva dato alcun conforto», la marijuana l'aveva molto aiutato. Il legale dell'amministrazione Biden ha difeso l'operato dell'Home Office dicendo che quanto raccontato potrebbe essere un semplice espediente pubblicitario, un abbellimento che non dev'essere necessariamente vero. Una spiegazione che non ha convinto l'Heritage Foundation che ha accusato il governo americano di voler nascondere i dati in suo possesso, che sono d'immenso interesse pubblico soprattutto perché messi in relazione con la protezione data al principe Harry e a sua moglie Meghan che è cittadina americana. Una protezione che Donald Trump, candidato alle elezioni, ha già negato in caso di vittoria. «Se vinco, il Principe Harry dovrà cavarsela da solo». L'antipatia per Harry è nota dato che già in passato l'ex presidente americano aveva sostenuto che il principe «aveva tradito la Regina e questo era un fatto imperdonabile». Trump aveva usato parole pesanti anche per il libro di Harry, definito semplicemente «orribile». La sua posizione critica nei confronti del rampollo di sangue blu non dovrebbe destare alcuna sorpresa. Casomai sorprende che sia stata usata persino come arma di campagna elettorale contro l'avversario Biden. «La sua amministrazione si è rivelata troppo accondiscendente nei confronti di queste persone» ha detto Trump che di certo non ha intenzione di sprecare neppure un dollaro dei suoi contribuenti per garantire la loro personale protezione. La cosa, almeno per il momento, non sembra aver turbato le notti del duca di Sussex che continua a vivere indisturbato nella sua villa californiana.
Al giornalista della trasmissione Good Morning America, che gli aveva chiesto se avesse intenzione di far richiesta per la cittadinanza americana ha risposto soltanto: «devo dire che ci ho pensato, ma per ora non è una mia priorità». Trump può stare sereno.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.