E il Btp "Futura" rischia di essere già un flop

Buono anti Covid lunedì sul mercato: in caso di raccolta scarsa rafforzerà il partito del Mes

E il Btp "Futura" rischia di essere già un flop

Arriva, molto in sordina, la terza emissione di titoli di debito pubblico dell'era coronavirus dedicati al retail, quindi alle famiglie e destinati a finanziare la spesa pubblica per la ripresa e per l'emergenza sanitaria.

Il ministero dell'Economia ha svelato le caratteristiche della seconda emissione del Btp Futura. Le informazioni attese dagli investitori riguardavano i tassi cedolari minimi garantiti: 0,35% dal primo al terzo anno, allo 0,60% dal quarto al sesto e all'1% dal settimo all'ottavo. I tassi cedolari veri e propri saranno resi noti alla chiusura del collocamento.

Il titolo avrà scadenza di 8 anni e sarà previsto un premio fedeltà dell'1% del capitale investito, che potrà aumentare fino ad un massimo del 3% sulla base della media del tasso di crescita annuo del Pil nominale dell'Italia del periodo di vita del titolo.

La sottoscrizione del nuovo Btp partirà lunedì prossimo, 9 novembre, e terminerà venerdì 13 novembre, salvo chiusura anticipata. Che è altamente improbabile. Non c'è un tetto massimo.

La precedente emissione, che risale al luglio scorso, aveva fatto registrare una raccolta di 6,1 miliardi di euro. Il Btp Italia del maggio scorso, emesso nel pieno della prima ondata di Covid, raccolse in tutto 22,3 miliardi di euro.

La raccolta del secondo Btp Futura potrebbe essere inferiore a quella della primo. Un po' per l'interesse delle famiglie, che è già calato con l'ultimo Btp.

Ma anche perché questa volta il Mef sembra avere tenuto un profilo basso. Poca promozione, poche uscite del ministro Roberto Gualtieri, poca pubblicità nonostante i tempi stretti e la necessità di finanziare le spese dei decreti.

Circostanza sorprendente anche alla luce del fatto che il governo ancora non sembra avere cambiato idea sul Mes. L'adesione alla nuova linea di prestito del Meccanismo europeo di stabilità è ancora un tabù per governo e maggioranza nonostante le pressioni dal mondo dell'economia.

A favore del prestito del Salva stati dedicato al covid, i tassi di interesse più bassi. Ma anche l'entità del prestito. Dal Mes potrebbero arrivare 36 miliardi di euro a tasso zero.

Il Btp Futura serve a finanziare le stesse spese del Mes. Il comunicato del ministero dell'Economia cita «le spese dei nuovi provvedimenti varati per fronteggiare la ripresa dell'epidemia da Covid-19», tra le quali c'è «il rafforzamento del Sistema sanitario nazionale».

Per raggiungere la stessa cifra del Mes con i Btp per le famiglie, il Futura dovrebbe raccogliere più di sette miliardi. Molto difficile che succeda. Già il primo Btp Futura aveva dato molto meno del previsto. Il governo si aspettava una cifra vicina ai 10 miliardi, ne arrivarono poco più di sei.

Possibile che questa volta l'interesse sia ulteriormente calato.

Se la raccolta dovesse essere scarsa, Gualtieri, il Pd e Italia viva avrebbero un argomento forte in più a favore del Mes. La dimostrazione che il ricorso al mercato, a partire da quello dei piccoli investitori italiani, non è facile. E che la pazienza della Bce, presto potrebbe esaurirsi.

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