Flop elettorale, Renzi a Lotti: "Bei frutti l’alleanza con Denis"

Il Pd in difficoltà dopo il risultato delle comunali. Si raffreddano i rapporti tra Renzi e Verdini

Flop elettorale, Renzi a Lotti: "Bei frutti l’alleanza con Denis"

Tira una brutta aria tra Matteo Renzi e Luca Lotti. Secondo la ricostruzione del Corriere della Sera il premier, domenica notte, avrebbe attribuito al suo braccio destro il fallimento delle amministrative, soprattutto a Napoli e a Cosenza, dove il Pd aveva stretto l’alleanza con Denis Verdini. “L’alleanza che avete fatto non ha dato grandi frutti”, avrebbe detto Renzi.

Verdini respinge le accuse al mittente

Il Corriere ricorda come Renzi, prima delle Comunali, abbia pubblicamente ringraziato Verdini per il supporto avuto per l’approvazione della riforma costituzionale, dell’Italicum e della legge sulle unioni civili, mentre ora lo ha scaricato in fretta. “Dovevamo risolvere noi i problemi del Pd?”, si è chiesto ieri il leader di Ala riferendosi probabilmente al caso di Napoli dove il Pd ha preso meno del 12% e la candidata Valeria Valente ha preso meno voti delle sue liste. Sta di fatto che ora il premier si trova davanti a un bivio: che fare con Verdini? Al momento pare che non voglia allearsi con lui per le prossime Politiche e, anzi, in vista dei ballottaggi, pare intenzionato a prendere le distanze dai verdiniani.

Il progetto di un nuovo soggetto politico rallenta

Questa distanza metterebbe in crisi il progetto politico-parlamentare di un’aggregazione degli ex berlusconiani che appoggiano il governo. L’ex presidente del Senato, Marcello Pera, è, infatti, all’opera ormai da tempo per stilare il “manifesto dei valori liberal-democratici” insieme ad alcuno accademici ex berlusconiani. Un primo passo verso il gruppo unico che vorrebbe creare il segretario di Scelta Civica Zanetti per far diventare Verdini “socio interno” del governo. Intanto, sempre ieri, gli alfaniani di Area Popolare hanno sottolineato il successo delle liste “Popolari” che hanno ottenuto in media il 3,2% nei capoluoghi andati al voto e il 5,2% nei comuni sopra i quindicimila abitanti. In sintesi: alfaniani 1- verdiniani 0 con i secondi che non replicano.

Anzi per i verdiniani l’ordine di scuderia è di non rispondere alle parole di Renzi ma, come di consueto, il solito a parlare è Vincenzo D’Anna che si chiede: “Perché se noi per caso ci allontaniamo un attimo dall’Aula a palazzo Madama chi lo garantisce il numero legale?”.

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