È più di una settimana che Repubblica si scervella: come mai Renzi è così odiato, poverino? Il primo pistolotto è di Massimo Recalcati, esimio psicanalista e saggista che si domanda: «Ma possibile che ogni atto, ogni pensiero, ogni gesto politico di Renzi sia sbagliato? Non è un po' sospetto?». Poi hanno detto la loro Guido Crainz, Roberto Esposito, Tomaso Montanari, Emanuele Felice.
L'ultima dotta analisi è di Massimo Ammaniti, altro psicopatologo e professorone che «assiste con sconcerto a insulti e accuse sprezzanti che coinvolgono Renzi...». Ma come? Dov'era Repubblica, quotidiano diretto da Mario Calabresi, e dove tutte queste teste pensanti quando un odio ancora peggiore investiva Berlusconi per più di vent'anni? Come sempre due odi e due misure.
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