E la rissa democratica arriva in Procura

Anche i pm indagano sulle minacce di Ruberti ai due fratelli De Angelis

E la rissa democratica arriva in Procura

Ora anche la magistratura di Frosinone vuole vederci chiaro sui motivi della lite tra Albino Ruberti, ex capo di gabinetto del sindaco di Roma e i fratelli Francesco e Vladimiro De Angelis, tutti vicini al Pd.

I pm di Frosinone hanno aperto un'indagine in quanto, dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che la lite sarebbe nata dopo che a Ruberti, in vista delle prossime Regionali, sarebbero stati proposti dei voti in cambio di polizze da stipulare con le aziende partecipate di Roma Capitale. Nessuna discussione calcistica, dunque, ma un alterco che ha tra i protagonisti principali Vladimiro De Angelis, agente di un'importante agenzia assicurativa, la Unipolsai. È lui che avrebbe pronunciato la famosa frase «mi ti compro» che ha mandato su tutte le furie Ruberti. Intanto, suo fratello, Francesco De Angelis, che ha già ritirato la sua candidatura alla Camera, intervistato da Ciociaria Oggi, nega di volersi dimettere anche dal ruolo di presidente del consorzio industriale unico. «Non c'è nessuna relazione tra la vicenda del video e il mio ruolo ha dichiarato -. Ho già spiegato cosa è successo: sono rimasto dentro al ristorante fino alla fine, sono uscito poi per dire "datevi una calmata". Una rissa verbale che poteva degenerare e che ha coinvolto tutti».

E, mentre la Asl di Frosinone ha già avviato i suoi accertamenti riguardo gli appalti delle polizze assicurative, in città si discute ancora di quel famoso video diffuso dal Foglio. Il sindaco Riccardo Mastrangeli, contattato dal Giornale, ha confermato che in campagna elettorale gli era stato proposto di usare tale video per screditare i propri avversari politici «ma io ribadisce il primo cittadino di Frosinone - non l'ho neppure voluto vedere perché non appartiene alla mia cultura fare cose del genere». E si limita a dire: «C'è la magistratura che indaga e che deve fare gli approfondimenti per vedere se ci sono ipotesi di reato. La mia opinione non conta».

Bocche ancor più cucite tra gli altri esponenti locali e nazionali, sopratutto di centrosinistra. Angelo Pizzutelli, capogruppo Pd al Comune di Frosinone, dice al Giornale: «Sono in vacanza, non mi trovo a Frosinone e ho appreso la notizia attraverso i giornali». E spiega: «Non ho partecipato a quella cena dato che, in quanto capogruppo uscente più votato della città, ne avevo una organizzata per me in un altro hotel della città».

Chi, invece, incalza i dem per avere delle spiegazioni è il deputato di Fdi Federico Mollicone, che al Giornale afferma: «Bisogna chiarire le relazioni pericolose che legano il sistema di potere del Pd di Roma e del Lazio con il sistema delle partecipate e delle Asl». E aggiunge: «Aspetteremo i rilievi della magistratura in quanto garantisti ma l'immagine del Pd del Lazio somiglia sempre di più a quella di una serie tivù Suburra».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica