E sul fisco è lite Pd-Nordio: "Sta con chi evade". "Balle"

Il Guardasigilli alla Schlein: "Non ha letto il mio discorso, tutelo chi crea ricchezza"

E sul fisco è lite Pd-Nordio: "Sta con chi evade". "Balle"
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Elly Schlein è evasiva, Carlo Nordio è giustamente fiscale. E così sulla lotta all'evasione Pd e governo dicono la stessa cosa con due registri diversi. A distanza di due giorni dalle dichiarazioni del Guardasigilli al Luiss Hub di Milano («Mai visto un evasore in manette, certe indagini non servono»), la sinistra strilla la stessa solfa da giorni: «È grave avere esponenti del governo che legittimano l'evasione fiscale, è un insulto a tutti i contribuenti onesti. Il governo chiarisca», sibila il leader Pd ai suoi durante un vertice al Nazareno. Il tema fiscale era rimasto (volutamente?) ai margini dei desiderata dem, offuscato dalle istanze Lgbtq+ su trascrizioni dei figli con due mamme e due papà, utero in affitto e immigrazione. Il Pd ha annusato che il fisco può diventare terreno di scontro politico, sbagliando clamorosamente bersaglio. Dopo averlo promesso in campagna elettorale, il centrodestra è riuscito nell'impresa di detassare al 15% la tredicesima, gli straordinari e i premi produzione e - entro fine legislatura - di portare a tre le aliquote Irpef.

La copertura dovrebbe arrivare proprio dalla lotta all'evasione fiscale, su cui i tecnici del ministero dell'Economia puntano molto. Se i dubbi sulle risorse effettive dell'Ufficio parlamentare di Bilancio sono legittime, è altrettanto vero che la cooperative compliance che il centrodestra ha in mente - cioè una più stretta collaborazione tra Erario e contribuente grazie a una «giustizia preventiva e conciliativa» - potrebbe dare più frutti del previsto. Altro che stare dalla parte di chi evade.

Ovviamente il primo a essere «fiscale» e a non voler essere travisato è lo stesso Nordio: «Le nostre leggi sono così complesse e contraddittorie che talvolta per ottemperare a una se ne violano altre, ecco perché bisogna intervenire a monte. Per avere detto queste cose davanti al procuratore di Milano Marcello Viola e alla Guardia di Finanza (che in questi giorni festeggia i 249 anni, ndr) alcuni giornali hanno scritto che avrei legittimato evasione fiscale», è la replica del ministro della Giustizia all'assemblea dell'Ance diretta alla Schlein, senza mai nominarla: «Purtroppo, se si toccano questi nervi scoperti, si eccitano reazioni talvolta bizzarre che alterano il pensiero di chi le esprime. Cosa che purtroppo è stata riportata anche in Parlamento da una autorevole rappresentante che purtroppo non aveva letto il mio intervento». Secondo Nordio, inoltre, «la libertà economica e di impresa sono importanti quanto la giustizia economica», ma la ricchezza «prima di essere distribuita, va creata. Quindi chi crea ricchezza è essenziale alla sopravvivenza dello Stato e al benessere dei cittadini». Un messaggio chiaro, che ha raccolto anche l'endorsement del Terzo polo con Luigi Marattin («Discorso straordinario»).

La semplificazione delle norme e delle procedure e una riscossione prevalentemente basata su base volontaria sono i capisaldi della riforma fiscale che ha in mente il viceministro Fdi Maurizio Leo, come ha ribadito sempre all'Ance il premier Giorgia Meloni: «Con la delega fiscale vogliamo creare un fisco alleato di chi fa impresa e produce ricchezza, non un fisco nemico e quasi vessatore, questa è la nostra visione».

La lotta all'evasione non è dunque mai stata in discussione, anzi. Secondo i dati della Guardia di Finanza dal 1 gennaio 2022 al 31 maggio 2023 i furbetti pizzicati dal lavoro straordinario delle Fiamme gialle sono il 54,8% rispetto allo stesso periodo precedente, con una raccolta balzata a 4,8 miliardi. Certo, si è mescolata in un unico calderone un'evasione «di necessità» dopo il Covid e la crisi e le alchimie dei furbetti.

A volte invece l'Erario ha preferito inseguire fantasmi, erogare cartelle pazze e perseguire contribuenti onesti anche senza prove, come dimostrano le storie raccontate dal Giornale. Uno squilibrio che il centrodestra ha intenzione di rimettere in ordine, entro la legislatura.

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