"Ecco perché caccio i rom dall'Eur"

Roma, il presidente dem del municipio dell'Eur spiega la decisione di smantellare 20 campi abusivi

"Ecco perché caccio i rom dall'Eur"

"Bisogna dire basta all’illegalità diffusa, nella maggior parte dei casi queste persone di espedienti, tant’è che nei campi si trovano spesso refurtive e buche per bruciare il rame. Una città civile non può tollerare queste cose. Bisogna dire con dire con forza che i pietismi non servono a nessuno. L’altro giorno c’è stato un morto in una di queste baracche". A usare parole così dure contro i rom è Andrea Santoro, presidente democrat del municipio del quartiere Eur di Roma, che sul Tempo ha annunciato lo smantellamento di 20 campi abusivi e che in quelle aree verranno realizzati strutture sportive "per evitare che vengano rioccupate".

"Per fare questo però - ha aggiunto Santoro - serve un lavoro di squadra e anche prende qualche cazzotto nello stomaco. Essere di sinistra non significa farsi andare bene tutto. Sui nomadi non c’è né Salvini né l’estrema sinistra ma solo il principio di civiltà che chi vive di espedienti deve sapere che almeno nel IX municipio non c’è posto". Insomma basta con l'immobilismo anche se è vero che la giunta Marino e il Pd romano stanno "attraversando una fase molto delicata tra inchieste e piano di rientro la politica ha paura e per questo, forse, preferisce non fare nulla", ha attaccato Santoro.

All'Eur, poi, persiste anche il problema dell'abusivismo commerciale che "è bene ricordare che non esiste solo a Piazza di Spagna" e che anche i cittadini dell’Eur “pagano le stesse tasse degli altri” e “con queste misure si rischia di creare cittadini di serie A e di serie B. Roma non finisce nel primo Municipio”, ha spiegato il mini-sindaco. Santoro è lo stesso minisindaco che tempo fa aveva proposto lo "zoning" per le prostitute e, tornando sul tema promette che non si fermerà: "Chiederò presto un incontro al nuovo prefetto, c’è una mozione del consigliere municipale, approvata. Servirebbe ora un’ordinanza del sindaco.

Io credo fermamente che le ricette di 15 anni fa non vanno più bene. Si rifinanzia il progetto Roxanne per contrastare la prostituzione ma quello che serve nel 2015 è sperimentare nuove soluzioni e questo si deve fare a Roma Capitale".

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