Aggirare gli algoritmi e risparmiare è possibile. Quando a volare non sono solo gli aeroplani ma anche le tariffe dei biglietti, ai consumatori non resta che adottare qualche contromisura per evitare il temuto salasso. Il governo, in tal senso, ha già fatto la propria parte con il recente decreto sul caro voli, ma anche i singoli cittadini possono attuare comportamenti avveduti in grado di eludere le dinamiche di determinazione variabile dei prezzi. Il trucco sta nel conoscere i meccanismi che provocano i famigerati rincari, così da utilizzarli a proprio favore e da salvaguardare il portafoglio. È chiaro, ad esempio, che pianificare per tempo le proprie partenze sia un modo per trovare biglietti a prezzi ragionevoli, prima che aumenti la richiesta e che gli algoritmi inizino a lavorare per massimizzare le rendite. Sarebbe dunque opportuno prenotare i propri voli con parecchie settimane d'anticipo. Si stima che acquistare una tratta nazionale due mesi prima della partenza consenta di risparmiare almeno il 10%, mentre sulle mete internazionali si consiglia di muoversi con sei mesi d'anticipo. Gennaio, febbraio e novembre sono i periodi in cui le compagnie aeree tendono a offrire tariffe più convenienti per stimolare la domanda di viaggi. Tutto abbastanza intuitivo, penserà qualcuno. Peccato che spesso i consumatori si riducano a concentrare le proprie prenotazioni a ridosso delle vacanze, incappando proprio nella «lotteria» dei prezzi al rialzo. È bene sapere, inoltre, che le tariffe aeree sono più salate nel fine settimana e che partire tra il lunedì e il mercoledì costa solitamente meno. Prenotare un volo di notte o all'alba può rivelarsi conveniente: quando c'è un minor flusso di richieste, gli algoritmi tendono infatti a migliorare le offerte. Avere una flessibilità su giorni e orari delle partenze, poi, può aiutare a risparmiare. Su questo fronte, per individuare le migliori soluzioni di viaggio esistono siti e applicazioni che confrontano i prezzi delle varie compagnie aeree e suggeriscono le proposte più vantaggiose. Ma attenzione, perché spesso ai prezzi iniziali elencati da questi software vanno aggiunte ulteriori voci di spesa pronte a far lievitare l'esborso. Allo stesso modo, durante la conferma dell'acquisto, bisogna valutare l'opportunità di accettare polizze assicurative o altri servizi aggiuntivi suggeriti. In ogni caso, la rete può davvero essere una preziosa alleata per chi tenta di destreggiarsi nella giungla degli importi variabili e delle discutibili pratiche commerciali messe in atto per fissare le tariffe. E qui arriviamo a una serie di trucchetti informatici: per aggirare gli algoritmi, che sfruttano le informazioni dai noi rilasciate in rete, gli esperti consigliano di eliminare i «cookies» e di utilizzare la modalità di navigazione in incognito, attraverso la quale non lasciamo traccia del nostro passaggio. I prezzi dei biglietti, infatti, tendono a lievitare quando i sistemi informatici rilevano il nostro ripetuto interessamento a una determinata offerta. Ancor più utile potrebbe essere l'utilizzo di una rete privata virtuale (Vpn), che non rivelerà i nostri dati sensibili, le nostre preferenze o la nostra posizione geografica. Tutti elementi utilizzati per dettagliare i prezzi.
Attraverso la Vpn è inoltre possibile simulare la navigazione da un Paese diverso dall'Italia, nel quale gli algoritmi applicano tariffe inferiori. Prenoti il volo fingendo di essere all'estero e, guarda un po', risparmi. Il gioco è fatto.
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