Basta con i sensi di colpa, con la paura di volare, soprattutto oltre la barriera del suono, e con gli investimenti al risparmio. Si torna a volare più veloci, ad accorciare le distanze, a guadagnare più tempo che denaro. La nuova frontiera, che è in realtà un ritorno all'antico, l'ha tracciata la United Airlines che ha ordinato alla start-up Boom Supersonic 15 aerei super veloci alimentati a carburante «green». Cioè, nella sostanza, il ritorno ai voli supersonici, all'era della velocità prima di tutto che sembrava finita ventuno anni fa con l'ultimo, tragico volo del Concorde. Se il nuovo aereo, che si chiamerà Overture, soddisferà tutti gli standard di sicurezza richiesti, potrebbe trasportare passeggeri a partire dal 2029, al doppio della velocità degli aerei di linea di oggi e consentire alla compagnia aerea americana di effettuare viaggi nella metà del tempo. Ad esempio: un collegamento tra Newark, uno degli aeroporti di New York, e Londra durerebbe tre ore e mezza mentre Newark e Francoforte sarebbero collegate in quattro ore.
Per Jon Ostrower della rivista specializzata Air Current, più che una restaurazione è una rivoluzione: «L'ultima volta che United ha ordinato un aereo supersonico, l'uomo non aveva ancora messo piede sulla luna». Il viaggio però non fila via ancora liscio. Finora la società ha raccolto 270 milioni di dollari da vari investitori ma ha stretto una alleanza con il produttore di motori di aerei Rolls-Royce. Tra gli ostacoli da superare anche l'inquinamento acustico di un aereo che passa la barriera del suono. Dovrà anche ricevere il via libera delle autorità per poter volare a una quota di circa 18 chilometri, contro i 12 chilometri di un velivolo a reazione. «Ma l'interesse per un aereo supersonico rimane reale, specialmente per i voli transatlantici - spiega Michel Merluzeau di Air - Un modo di viaggiare riservato a un certo tipo di cliente, di fascia alta come gli uomini d'affari», che possono avere riunioni a New York e Londra nello stesso giorno. Ma potrebbe interessare anche i governi, per trasportare rapidamente capi di Stato o unità speciali dell'esercito in breve tempo da una parte all'altra del mondo.
La volontà di United di voler volare più veloce «va contro la tendenza della maggior parte delle compagnie aeree da 50 anni a oggi: volare in modo più economico e non più veloce», ha spiegato Ostrower. L'aereo supersonico aveva sempre faticato ad affermarsi a causa dei costi molto elevati. In servizio dal 1976 al 2003 con British Airways e Air France, aveva consumi di carburante altissimi che si riflettevano sul prezzo del biglietto. Di conseguenza, non è mai stato redditizio per le due compagnie. A segnare la fine del jet, oltre ai costi, fu l'incidente del Concorde poco dopo il decollo da Parigi, che accelerò la fine del jet. Nella tragedia morirono 113 persone. Se tutto andrà bene, United acquisterà 15 velivoli ma la compagnia ne ha opzionati altri 35. Primo volo previsto per nel 2026.
Secondo il fondatore e ceo della start-up Blake Scholl, è il primo ordine al mondo per un aereo supersonico a combustibile green.
Anche Japan Airlines, quattro anni fa, aveva opzionato 20 velivoli di Boom Supersonic anche se per realizzare il progetto «sono necessari 10, 15 miliardi di dollari», sottolinea Merluzeau. Il dubbio sul progetto è che a gestirlo è una start-up che non ha esperienza nella costruzione di aerei commerciali. Ma non è il momento di volare basso.
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