Le elezioni del 25 settembre? Potrebbero slittare a novembre: ecco perché

Il tribunale di esprimerà sulla lista Cappato prima del voto. Una decisione favorevole all'ex eurodeputato farebbe slittare di due mesi la data delle elezioni

Le elezioni del 25 settembre? Potrebbero slittare a novembre: ecco perché

Ora, in linea teorica, può accadere di tutto. Anche che le elezioni del prossimo 25 settembre vengano rimandate di due mesi. A novembre. A rimescolare le carte potrebbe essere la variabile Marco Cappato: è infatti attesa per i prossimi giorni la decisione sul ricorso d'urgenza presentato dai legali della lista "Referendum e Democrazia con Cappato" dopo l'esclusione alle prossime elezioni della formazione politica dell'ex eurodeputato milanese. A quanto si apprende, il giudice della prima sezione civile del tribunale di Milano si è riservato e il suo pronunciamento arriverà prima del voto.

Questo significa che Cappato potrebbe ricevere l'ok alla riammissione della sua lista e al riconoscimento della validità delle firme digitali, circostanza chiesta nel ricorso dopositato il 2 settembre scorso. Un'eventuale "riabilitazione" comporterebbe necessariamente un rinvio della data elettorale. Nel procedimento era stato anche chiesto di sollevare una questione di legittimità costituzionale, "per la palese irragionevolezza del presunto divieto di presentazione in forma elettronica di liste in occasione delle elezioni, laddove, da più di un anno la stessa identica procedura è ammessa invece per iniziative di un valore costituzionale altrettanto rilevante e cioè per le iniziative referendarie e le iniziative di legge popolare".

Lista Cappato, il governo contro la riammissione

Secondo l'avvocato Giovanni Guzzetta, legale difensore della lista di Cappato, l'esclusione sarebbe stata "una violazione, flagrante e paradossale, dell'articolo 3 della Costituzione".

Nei giorni scorsi però il governo si era costituito contro l'ammissione della lista Cappato sostenendo - nella memoria depositata dall'avvocato dello Stato a nome dell'esecutivo - come "il provvedimento cautelare auspicato dai ricorrenti imporrebbe di differire lo svolgimento delle elezioni".

Ora si attende il pronunciamento del giudice, con la possibilità di un clamoroso colpo di scena a poche ore dal voto.

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