La sparatoria nella metropolitana di New York è solo l'ultimo episodio di violenza che ha sconvolto la Grande Mela e in generale le citta' americane, rilanciando ancora una volta il dibattito sulla sicurezza. L'appello a riportare l'ordine è arrivato in questo caso dalla governatrice Kathy Hochul, la quale ha promesso che impegnerà «tutte le risorse dello stato per fermare il boom dei crimini e tornare alla normalità». Ma è anche l'obiettivo principale del neo sindaco Eric Adams, alle prese con una recrudescenza criminale che sta caratterizzando la città da anni e in particolare dopo la pandemia di Covid, riportando alla memoria la metropoli violenta degli anni Ottanta.
Adams, ex agente di polizia, ha fatto della lotta al crimine armato un obiettivo centrale della sua campagna elettorale prima e della sua amministrazione poi. Di recente ha reintrodotto la controversa unità anti-crimine sciolta nel 2020 e ribattezzata Neighborhood Safety Teams, la squadra con agenti in borghese assegnati a 30 distretti di polizia in quartieri dove si verificano l'80% dei reati violenti a Nyc. Agenti che ha assicurato saranno addestrati per l'impiego dell'uso minimo della forza in modo da evitare di commettere gli errori del passato, quando sono stati accusati di eccessiva violenza. Intanto, però, la situazione della sicurezza a New York è drammaticamente peggiorata: un aumento di crimini arrivato dopo che la violenza armata ha raggiunto i minimi storici nel 2018 e nel 2019. Dopo il lockdown per la pandemia, invece, i newyorkesi hanno ritrovato una metropoli decisamente più pericolosa di quanto non fosse prima del marzo 2020. E tanti, negli ultimi mesi, sono stati anche gli episodi di violenza avvenuti nella metropolitana di New York. In generale il trend è spaventoso, e ha portato il tasso di criminalità di New York ad aumentare del 45% nel febbraio 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. I crimini riguardanti i trasporti, per esempio, sono passati da 102 a 168, mentre le aggressioni sono salite del 13%.
Secondo le statistiche dell'Nypd anche i reati d'odio hanno registrato un aumento enorme, segnando un +100% dalla fine dell'anno passato rispetto a quello precedente, creando un forte clima di violenza in città. Tra questi spiccano gli attacchi, immotivati e spesso barbari, contro gli asiatici-americani, tante volte commessi da afroamericani. Crimini aumentati esponenzialmente, anche in questo caso, dall'inizio della pandemia: nel 2021 rispetto al 2020, infatti, le persone di origine asiatica nella City hanno subito un incremento del 361% nelle aggressioni, che sono passate da 28 a 129. Mentre uno dei più alti dirigenti di Bank of America nei mesi scorsi ha fatto circolare un'email fra i dipendenti più giovani chiedendo di vestirsi sottotono quando vanno in ufficio in modo di dare nell'occhio il meno possibile, cercando di non diventare vittime dei delinquenti. A far scattare la direttiva è stato un incidente avvenuto vicino alla sede centrale della banca, in prossimità del centralissimo Bryant Park, quando un uomo con in mano un coltello ha minacciato alcuni dipendenti della banca mentre varcavano il portone dell'edificio.
In realtà il boom di crimini riguarda tantissime grandi città americane: basti pensare che nel 2020 gli Stati Uniti hanno registrato il più alto incremento di omicidi dal 1960, quando si è cominciato a rilevare il numero al livello nazionale, con una crescita del 29% di casi. Tra le cause sicuramente ci sono i problemi causati dalla pandemia, ma anche e soprattutto un l'aumento della sfiducia tra forze dell'ordine e parte della cittadinanza dopo l'omicidio dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis, e le richieste del movimento Black Lives Matter di ridurre i finanziamenti alla polizia.
Un trend che purtroppo ha contagiato anche New York dopo gli otto anni dell'amministrazione di Bill de Blasio con le sue scellerate politiche del «defund the police» (tagliare i fondi della polizia), e che ora rappresenta una delle maggiori sfide del nuovo primo cittadino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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