Roma - È stata battezzata «rottamazione dei ruoli» e consiste nell'obbligare Equitalia ad accettare quello che di solito viene concesso dagli uffici della riscossione, cioè la rateizzazione dei debiti dei cittadini insolventi con l'Inps o con il Fisco. Meno arbitrio dall'agenzia di riscossione e più entrate per le casse dello Stato. Le somme in gioco sono rilevanti. Ci sono 682,2 miliardi iscritti al ruolo, ma 580,2 miliardi di essi sono da considerare prudenzialmente inesigibili. Nel 2015 sono state presentate 1,2 milioni di istanze per un totale di 22,7 miliardi di euro, quelle respinte sono 28mila. I crediti Inps superano ormai i 100 miliardi. A proporre la rateizzazione obbligatoria è stata Anna Maria Bernini, ex ministro delle Politiche Ue nel quarto governo Berlusconi e oggi senatrice di Forza Italia, insieme al collega di gruppo Emilio Floris, in accordo con Italo Furlotti, presidente del Movimento oppressi dal fisco. Ora parte la raccolta di firme di altri senatori, con l'obiettivo di fare capire che «non si tratta di un condono». A beneficiare della rateizzazione, spiega Bernini, non sono «biechi evasori», ma «persone normali che lavorano, artigiani, commercianti, imprenditori, che a fine mese si trovano davanti al drammatico interrogativo se pagare il mutuo, i dipendenti o le rate del fisco. E dato che la soglia della povertà è aumentata drasticamente, non di rado a domandarsi come fare per mantenere i figli e la famiglia e con quali soldi comprare da mangiare». Secondo Bernini una rateizzazione generalizzata e concessa senza i limiti di legge previsti, potrebbe aiutare anche a recuperare parte di quei 508 miliardi considerati inesigibili. Il meccanismo è studiato per favorire il contribuente in difficoltà. «Ora - spiega Bernini - il contribuente va da Equitalia e chiede il favore di poter negoziare un piano di rientro. Con la nostra proposta invertiamo l'ordine dei fattori: obblighiamo l'agente della riscossione» ad «accettare un piano concordato di rientro, con una rateizzazione compatibile con le possibilità finanziarie del contribuente». Il disegno di legge prevede che siano individuate due tipologie di contribuenti. Quelli in grave difficoltà, cioè con un debito che per la metà risalga a prima del 2011 e quelli in difficoltà momentanea con il 50% del debito risalente a prima del 2013.
I primi accettano il pagamento integrale dell'Iva, pagamento integrale contributi o il 75% dei tributi, ottenendo lo stralcio integrale di sanzioni, interessi e dell'aggio di riscossione. Quelli in momentanea accettano lo stesso trattamento, pagando il 95% dei tributi.AnS- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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