Escalation a Zaporizhzhia con quaranta razzi russi. "Alto rischio radioattivo"

Dopo le bombe di venerdì, nuovi rischi. L'intelligence di Kiev: "Minate alcune unità"

Escalation a Zaporizhzhia con quaranta razzi russi. "Alto rischio radioattivo"

I russi sembrano come quel marito disposto a evirarsi pur di far un dispetto alla moglie. La sola strategia negli ultimi giorni sembra quasi suicidia. Gettare decine di bombe nell'area della centrale nucleare di Zaporizhzhia, sempre più vicino, e spaventare il mondo, mostrando di non temere l'olocausto nucleare alle porte di casa. Un po' come dire al mondo: siamo capaci di tutto.

L'escalation è angosciante: dopo il bombardamento di venerdì scorso, non c'è più stata pace nel territorio che ospita l'impianto. Nella notte tra sabato e ieri una sessantina di razzi di tipo Grad sono caduti sugli insediamenti costieri tra Nikopol e Zaporizhzhia, 40 dei quali sul villaggio di Marhanets, sulla sponda nord del fiume Dnipro, a soli 10 chilometri dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia. «Sono state danneggiate case, edifici, condutture e reti elettriche - ha scritto su Telegram Yevhen Yevtushenko, il capo dell'amministrazione militare del distretto della vicina Nikopol -. Due persone sono rimaste ferite, una delle quali, un uomo di 64 anni, è in ospedale con ferite gravi». Da parte loro i filorussi che controllano la regione - il comandante delle forze russe che qui stazionano è Vadym Klymenko, un ufficiale dell'esercito russo nato a pochi chilometri dalla centrale, nel villaggio di Prosyana - accusano gli ucraini: l'ufficio stampa dell'amministrazione di Enerhodar, nel cui territorio si trova la centrale, sostengono che siano state le armate di Kiev ad attaccare la sera di sabato un'area della centrale nucleare vicina alla zona di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito danneggiando alcuni edifici amministrativi. «L'area danneggiata - si legge - include la stessa zona di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito e la stazione di monitoraggio computerizzato della situazione radioattiva». Tutti gli incendi «sono stati spenti completamente».

Chiaro che ci troviamo di fronte all'ennesimo caso di disinformacija che nasconde goffamente la verità: i russi stanno per l'appunto giocando con il fuoco. Secondo Andriy Yusov, portavoce dell'intelligence presso il ministero della Difesa ucraino, le forze armate russe starebbero addirittura minando alcune unità della centrale nucleare di Zaporizhzhia, trasportando e nascondendo nella'era della centrale armi, equipaggiamenti ed esplosivi. Come sottolinea Energoatom all'Ukrainska Pravda, «il bombardamento di artiglieria della centrale nucleare di Zaporizhzhia è un atto terroristico inteso a distruggere le infrastrutture dell'impianto, interrompere tutte le sue linee elettriche che alimentano l'elettricità nella rete elettrica dell'Ucraina e interrompere l'alimentazione nel Sud del Paese». «Queste azioni - copnclude l'ente per l'energia atomica di Kiev - indicano la svolta della Russia verso un nuovo scenario: distruzione e potenziali disastri nucleari e radioattivi a Zaporizhzhia. Questo è il motivo per cui è molto probabile che gli attacchi alla centrale nucleare continuino».

In tutto questo si ode flebile la voce delle istituzioni internazionali. Il direttore generale dell'Aiea (l'Agenzia internazione per l'energia atomica), Rafael Mariano Grossi, chiede che un proprio team possa «recarsi a Zaporizhzhia, come abbiamo fatto a Chernobyl e nell'Ucraina meridionale all'inizio dell'anno. Possiamo mettere insieme una missione di sicurezza, protezione e salvaguardia e fornire l'assistenza indispensabile e la valutazione imparziale di cui c'è bisogno». Sabato lo stesso Grossi aveva sottolineato «il rischio molto reale di un disastro nucleare».

Alla fine l'unica buona

notizia è che per ora i livelli di radiazioni nella zona di Zaporizhzhia sono «nella norma», ovvero compresi tra 8 e 12 microroentgen/ora. Lo scrive il Kiev Independent citando il governatore della regione Oleksandr Starukh.

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