Esplosione del gasdotto Nord Stream: mandato d'arresto per un sub ucraino ma lui è già fuggito grazie a una soffiata

Vladimir Zhuravlev viveva in Polonia, è sparito: faceva parte del commando di sei sommozzatori guastatori nel Baltico

Esplosione del gasdotto Nord Stream: mandato d'arresto per un sub ucraino ma lui è già fuggito grazie a una soffiata
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Si è immerso Vladimir Zhuravlev (nella foto), istruttore della scuola per sub Scuba Family di Kiev, e ha fatto perdere le proprie tracce. Il subacqueo non si è smarrito in mare, ma è in fuga inseguito da un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura generale federale di Karlsruhe (Gba).

Dagli inquirenti tedeschi Zhuravlev è sospettato del sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, che collegano la Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico. Tre delle quattro condotte delle infrastrutture sono esplose nella notte del 26 settembre 2022.

La guerra mossa dalla Russia contro l'Ucraina era in corso da cinque mesi, Mosca aveva disattivato il Nord Stream 1 e il gasdotto numero 2 non era ancora entrato in funzione, quando la deflagrazione ha provocato un maremoto geopolitico. Da allora, si cercano i responsabili tra Russia, Ucraina, Usa, Polonia e Regno Unito, attori statali e non. La pista del Gba conduce nell'ex repubblica sovietica, ma non implica un ordine impartito dal governo di Kiev, negato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, né esclude un'operazione russa sotto falsa bandiera.

Nell'oscurità della vicenda, il mandato di cattura per Zhuravlev getta ulteriore luce sull'ipotesi che la responsabilità del sabotaggio vada ricercata in Ucraina, con almeno la complicità della Polonia. Il sub era residente a Pruszków, a Sud-Ovest di Varsavia, fino a luglio scorso quando è fuggito nel suo Paese natale perché informato dell'ordine di arresto emesso dal Gba nel giugno precedente. L'origine della soffiata non è nota, ma il sospetto si indirizza verso gli apparati di Varsavia. Per la Procura nazionale polacca, che ha ricevuto il mandato di cattura da Karlsruhe, l'istruttore sub ha potuto far rientro in Ucraina perché le autorità tedesche hanno omesso di inserirne il nominativo nella banca dati dei ricercati dell'Europol.

Il Gba non commenta e rimane alla ricerca di altri due ucraini sospettati per i sabotaggi dei Nord Stream: i coniugi Ievgen e Svitlana Uspenskiy, titolari della Scuba Family. Sulla pagina Facebook dell'attività si leggono messaggi di acceso patriottismo come quello che recita «Combattiamo il nemico (), ci offriamo volontari». La coppia vuole opporsi ai «fascisti sanguinari» che hanno invaso l'Ucraina e avverte che «non ci sarà pietà» per i russi. Foto pubblicate sulla stesso sito poco prima del sabotaggio dei Nord Stream mostrano delle onde infrangersi su una scogliera e un rebus con le emoticon di una nave, delle fiamme e uno squalo. In quello stesso periodo, navigava nel Baltico, nell'area dei gasdotti, la barca a vela Andromeda, che ha ormeggiato in Germania, Polonia, Danimarca e Svezia.

A bordo dell'imbarcazione data in noleggio dalla Feeria Lwowa, un'agenzia di viaggi di Varsavia probabilmente fittizia, si sarebbe trovato un commando di sei sabotatori.

Ucraini con passaporti falsi che sull'Andromeda hanno lasciato tracce di Octogen, esplosivo non solubile in acqua. Sei esperti sub, uno in più dei cinque che, con gli Uspenskiy e a Zhuravlev, formano la squadra della Scuba Family.

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