"Dopo aver letto questo articolo di @carlobonini devo prendere atto di aver dato mia lealtà ad un bugiardo. #vergogna". Con questo tweet il senatore dem Stefano Esposito, ex assessore ai trasporti al Comune di Roma, ha commentato la notizia divulgata oggi da Repubblica sul fatto che il sindaco Ignazio Marino sia stato iscritto al registro degli indagati per il caso scontrini-gate.
Esposito, già con un'intervista al Mattino aveva giudicato il ritiro delle dimissioni come "l'ennesimo colpo di teatro, uno psicodramma personale" e aveva ribadito il suo "basta" a Marino: "Roma deve avere un governo e io sono settimane che corro dietro a scontrini, viaggi in Usa e polemiche. Pure con il Papa. Impossibile stare dietro a uno come lui". Ma ormai è tutto finito: "Domani (oggi, ndr) -spiega Esposito - la vicenda si chiuderà: i 25 consiglieri rassegneranno le dimissioni. Si dimetteranno tutti e 25: le loro firme andranno al protocollo e la finiremo con questa storiaccia. Non è stato fatto oggi (ieri, ndr) perchè uno è fuori e l'altro in ospedale. Domani al massimo, tutto finito e lunedì arriva pure il commissario. E amen: basta rincorrere schizofrenie personali". Il senatore ha poi aggiunto che "Marino non è stato lasciato solo. Anzi, con l'arrivo di Orfini quest'amministrazione è stata protetta e scudata e lui, grazie al Pd, ha avuto la possibilità di governare.
Ma la causa di tutto questo è stato lui. Solo Ignazio Marino che dal Pd ha avuto tutto l'appoggio ma ha fatto di testa sua. Sbagliando tutto: una serie di errori politici e di comunicazione, uno dietro l'altro. Non era più difendibile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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