Fa discutere la scelta di Facebook di cambiare aspetto e nome, trasformandosi in Meta (nome, fra l'altro, della società che gestisce il portale). La decisione di apportare delle modifiche di tale portata dopo ben 20 anni di attività - la creazione da parte di Mark Zuckerberg, Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes risale al lontano febbraio 2004 -, sta davvero interessando l'opinione pubblica.
A dire la sua anche il senatore della Lega Armando Siri, che non vede di buon occhio la novità in arrivo. Il nome Meta, secondo il rappresentante del Carroccio, sarebbe a dir poco infausto."È interessante l'utilizzo della parola 'Meta' che ha una radice ben precisa in ebraico, quella di 'morte'. E Zuckerberg è ebreo", ha scritto infatti Siri in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook. "Carl Gustav Jung, sosteneva che il 'caso' non esiste. Aggiungerei, soprattutto nel 'caso' si tratti di una multinazionale, che prima di scegliere un nome avrà fatto una lunga due diligence. O forse no. Forse era proprio così che lo si voleva chiamare il futuro", ha aggiunto.
Secondo Armando Siri si starebbe preannunciando un futuro per niente roseo. Lo stesso social network, di per sé, non è pericoloso, ma è l'utilizzo che se ne fa ad esserlo. "Gli esseri umani sono maestri nel crearsi prigioni senza sbarre in cui essere i prigionieri e i carcerieri allo stesso tempo", ha spiegato il leghista. "La vita si svolgerà solo nella realtà virtuale e per ogni vita ci sarà morte", ha concluso con profonda amarezza.
Non è un mistero che la nuova piattaforma immaginata da Zuckerberg mira alla realtà virtuale, una sorta di Metaverso in cui coloro che si collegheranno finiranno col far parte di uno spazio social virtuale in 3D. Si parla di connessione perenne con avatar tridimensionali ed ologrammi, ma cosa ne sarà della vita vera? Cosa accadrà ai rapporti reali fra le persone?
A rispondere piccato al messaggio del senatore Siri è stato il deputato del Partito democratico Emanuele Fiano. "Quando un senatore della Repubblica attacca qualcuno, inventandosi radici linguistiche completamente sbagliate, proprio in quanto ebreo, allora il pericolo è vicino e bisogna reagire. Vero Matteo Salvini?", ha protestato il rappresentante dem, come riportato da Repubblica. "Meta viene dal greco, non dall'ebraico. Siri scrive cose false, dovute alla sua ignoranza della lingua ebraica, e gravemente pericolose per il portato di antisemitismo che sottintende", ha attaccato, "non c'è mai fine al limite che viene spostato in avanti sul fronte dell'antisemitismo. Quando poi questo modo di pensare entra in Senato è davvero pericoloso".
Ma a puntare il dito sul nome Meta e sul suo possibile significato non è solo il rappresentante del Carroccio.
A denunciarlo è anche il The Guardian, che alcuni giorni fa ha riportato il commento della dottoressa Nirit Weiss-Blatt, autrice di The Techlash e Tech Crisis Communication. Il termine Meta suonerebbe in effetti come la forma femminile della parola ebraica.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.